Altofonte, no allo sgombero delle case alla Mohardella, ma occhi aperti in caso di piogge
Ieri un lungo sopralluogo della Protezione Civile della Regione
ALTOFONTE, 9 settembre – La notizia meno brutta è che non sarà necessario avviare procedure di sgombero di abitazioni. Almeno per il momento. La situazione però non è affatto rosea e i danni sono sotto gli occhi di tutti.
Danni che potrebbero diventare ancora più grossi e che potrebbero portare, in quel caso sì, allo sgombero, in caso di piogge torrenziali o di eventi meteorici come le recenti bombe d’acqua che si sono abbattute sul territorio di recente.
L’incendio che ha devastato il territorio di Altofonte la notte tra il 29 e il 30 agosto scorso ha lasciato in eredità alla comunità parchitana un rischio di dissesto idrogeologico che non promette nulla di buono.
Ieri mattina, proprio per avere un primo quadro della situazione, è stato effettuato un accurato sopralluogo alla presenza di numerosi addetti ai lavori. Accanto al sindaco Angelina De Luca, c’era il dirigente generale della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina. Ma a percorrere i luoghi aggrediti dalle fiamme dalla sommità fino alle “Case Mohardella” c’erano pure i geologi dell’Università e i tecnici del Centro Alpino Siciliano. Saranno loro, a partire da stamattina, che andranno a verificare albero per albero, roccia per roccia, quali saranno i reali punti di pericolo che andranno essere messi all’attenzione degli addetti ai lavori.
Con un’aggiunta: i territori inghiottiti dal rogo hanno un’estensione di circa 900 ettari. Non tutto, però, appartiene al demanio, ma vi sono pure alcuni terreni privati che anch’essi dovranno essere messi in sicurezza. Per far questo da domani il comune invierà ai proprietari una formale diffida, invitandoli a provvedere. Ciascun proprietario, quindi, dovrà verificare se nel suo terreno vi sono delle situazioni di reale pericolo ed ovviamente eliminarle.
Ma l’attenzione dovrà essere massina in caso di allerta meteo arancione o addirittura rossa. In quel caso, volta per volta, i proprietari saranno invitati ad abbandonare la propria casa per quelle ore in cui sono previste le precipitazioni.
Oggi, frattanto, nei locali dell’assessorato reginale al Territorio e Ambiente, è i programma un vertice, convocato dall’assessore Toto Cordaro, allargato ai sindaci del comprensorio: Monreale, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela, San Giuseppe Jato e San Cipirello.
“Un segnale di attenzione importante nei riguardi della nostra comunità – ha detto il sindaco Angelina De Luca – per il quale ringrazio il presidente della Regione, Nello Musumeci e l’assessore Cordaro. In questa vicenda è stato importante non essere stati lasciati soli”.