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Agricoltura e legalità: la proposta alle scuole del Consorzio Sviluppo e Legalità

Un viaggio all’interno dei beni confiscati alla mafia, oggi gestiti dalle cooperative Placido Rizzotto e Pio La Torre

MONREALE, 6 dicembre – Le cooperative sociali Placido Rizzotto Libera Terra e Pio La Torre Libera Terra, in collaborazione con Consorzio Libera Terra Mediterraneo ONLUS, propongono alle scuole appartenenti del Consorzio Sviluppo e Legalità lo svolgimento di momenti di conoscenza, scambio ed informazione sulle loro attività, in quanto gestori di beni confiscati alle mafie in ambito agricolo e sociale, ed appartenenti al circuito di Libera Terra.

L’iniziativa, ha già coinvolto, il 10 ottobre e il 22 novembre, gli studenti dell’istituto Armaforte di Altofonte, i quali hanno ascoltato la testimonianza di Salvatore Gibiino e successivamente una rappresentanza di studenti in data 22 novembre 2019 ha avuto modo di visitare alcuni dei beni in gestione alle cooperative Libera Terra, nel comprensorio territoriale dell’Alto Belice Corleonese, nello specifico la cantina Centopassi e l’agriturismo Terre di Corleone. Inoltre durante il percorso gli studenti hanno fatto tappa al Memoriale di Portella della Ginestra, luogo dal grande valore simbolico che in termini di memoria ed impegno lega l’azione delle cooperative Libera Terra ai contadini che rivendicavano il diritto alla terra nel secondo dopo guerra.

L’obiettivo, è quello di far conoscere le realtà territoriali di Libera Terra, e non solo, impegnate in un significativo progetto di riscatto dei territori attraverso una forma unica di collaborazione tra pubblico e privato, che è il riuso sociale dei beni confiscati, attraverso la conoscenza diretta e lo scambio di esperienze Durante le manifestazioni, gli allievi avranno la possibilità di ascoltare i racconti dei soci delle cooperative, che svolgono il proprio lavoro all’interno di queste aziende.

I percorsi proposti, possono differenziarsi sulla base dell’ordine scolastico, ovvero scuole medie e scuole superiori. Date e aspetti organizzativi saranno necessariamente con i dirigenti scolastici. L’incontro sarà incentrato sul racconto dell’esperienza di riuso sociale dei beni confiscati come possibilità concreta e credibile di avviare percorsi di cambiamento culturale dei territori. Si tratteranno anche temi legati alla cooperazione e alle sue caratteristiche.