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Altofonte, locali di Maria Ausiliatrice. Dal Consiglio pastorale una petizione per l'affidamento

| Enzo Ganci | Parrocchie

"Invitiamo tutti a sottoscriverla per farne una struttura multifunzionale"

ALTOFONTE, 21 novembre - Non ci stanno i parrocchiani altofontini in merito alla vicenda dei locali di Maria Ausiliatrice e si organizzano con una petizione popolare finalizzata ad ottenere l'affidamento della struttura per farvi svolgere le attività della comunità parchitana.

Lo comunica, attraverso una nota fatta pervenire alla nostra redazione il Consiglio pastorale, dopo aver letto la nota del sindaco, Angelina De Luca, pubblicata da Altofonte News, nella quale il primo cittadino afferma che la competenza di trovare il locali, da destinare al progetto per l’accoglienza dei profughi ucraini, non è dell’amministrazione comunale.
"In considerazione del fatto che l’edificio religioso di via Delle Scuole - scrive il Consiglio - fu costruito allo scopo di ripagare la comunità della grave perdita subita nel crollo dell’ex Collegio di Maria, avvenuto alla fine degli anni ’50, dove persero la vita una suora, una mamma e ben 8 bambine, il Consiglio Pastorale Parrocchiale, dopo molte richieste pervenute, ha pensato di avviare una petizione per chiedere che i locali dell’istituto delle Figlie di Maria vengano definitivamente affidati alla parrocchia per farne una struttura multifunzionale che, oltre a mantenere le finalità costitutive, quali la cura e la formazione dei nostri giovani, possa essere a disposizione di tutta la comunità di Altofonte.

Pertanto si chiede a tutte le forze politiche della comunità, all’amministrazione comunale, alle forze di opposizione e a tutti i cittadini di aderire all’iniziativa affinchè l’istituto possa rimanere alla comunità, attraverso la Parrocchia. La nostra comunità, infatti, rischia di perdere definitivamente questo edificio, proprio come già avvenuto in altri comuni che hanno affidato le proprie strutture religiose ad associazioni che curavano l’accoglienza dei profughi e poi non le hanno più potute utilizzare per le esigenze della comunità".