Locali di Maria Ausiliatrice, il sindaco: ''Sono stati individuati dalla cooperativa e non dal Comune''
De Luca: “Abbiamo aderito al bando del Ministero, ma la competenza di trovare i locali non è nostra”
ALTOFONTE, 20 novembre – “Nel febbraio di quest'anno, quando la Russia ha invaso il territorio ucraino, l'amministrazione comunale ha fatto una precisa scelta ed esponendo la bandiera della pace nel balcone della casa comunale, si è espressa contra la guerra ed a sostegno del popolo ucraino”.
Lo afferma il sindaco di Altofonte, Angelina De Luca, rispondendo al comunicato rilasciato dal Consiglio pastorale parrocchiale, pubblicato nella giornata di ieri dalla nostra testata, con il quale questo esprimeva dissenso verso la scelta dell'amministrazione comunale di destinare ai profughi ucraini e non alle attività di oratorio, i locali dell’istituto Maria Ausiliatrice.
“Nel momento in cui il Ministro degli Interni, attraverso le prefetture – dice ancora De Luca – ha chiesto disponibilità ad accogliere i profughi che scappavano dalla guerra, la scelta politica dell'amministrazione in quel momento è stata quella di esprimere un parere positivo ad accogliere minori e genitori che fuggivano dai bombardamenti attraverso la partecipazione ad apposito bando pubblico.
La competenza a redigere il progetto era esclusiva della cooperativa che ha partecipato all'avviso, ed è la cooperativa stessa che doveva individuare dei locali nel territorio comunale nei quali ospitare le mamme e i loro figli. Dopo aver preso contatti, senza successo, con privati cittadini la cooperativa è entrata in contatto con l'amministrazione religiosa delle suore salesiane, proprietaria dei locali ex suore, la quale ha dato la disponibilità direttamente alla cooperativa senza nessuna intercessione dell'amministrazione comunale, che non ha ruoli o competenze in merito.
Qualora la parrocchia abbia necessità di fruire di una parte dei locali, può benissimo interloquire con i vertici della cooperativa e sono certa che non vi siano a priori dei pregiudizi. Questo vuole essere un chiarimento in merito alle polemiche sulla modalità attraverso la quale i locali menzionati sono stati messi nella disponibilità della cooperativa che ha partecipato al bando del ministero.
Ribadisco che la scelta politica dell'amministrazione è quella di accogliere cittadini scappati dalla guerra, mentre competenza della sola ed esclusiva cooperativa è l'individuazione dei locali nei quali ospitarli. Sicuramente l'amministratore è ben lieta di mettere a disposizione eventuali locali delle scuole per attività che la parrocchia voglia svolgere per la comunità”.