Oggi si sono celebrate le esequie del'operaio forestale nella chiesa di Piano Maglio, alla presenza delle autorità
Le esequie si sono tenute alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione, Renato Schifani, che aveva assicurato la copertura della spese proprio da parte del governo regionale, dei vertici dell'Arma dei carabinieri e del Corpo Forestale della Regione.
Matteo Brandi aveva 67 anni ed era prossimo alla pensione. Eppure non si è tirato indietro di fronte al proprio dovere e con grande impegno si era prodigato, partecipando alle operazioni di spegnimento del rogo, durante quelle drammatiche giornate.
Tutti lo descrivono come un uomo con alto senso del dovere, sempre in prima linea quando c'era da impegnarsi, anche a costo di rischiare la vita. Un uomo sempre allegro e soprattutto dedito all'amore per la sua famiglia. Non più tardi di due mesi fa aveva accompagnato all'altare la figlia Maria Rosa
“Ancora una volta – ha detto don Gaetano Gulotta, parroco della chiesa di San Giuseppe di Piano Maglio, dove si sono svolte le esequie – piangiamo un nostro fratello per colpa di mani delinquenti che appiccano il fuoco, distruggendo case e aziende. In quei giorni Palermo era in ginocchio ed eravamo in una conca di fuoco, non d'oro. Ai familiari dico: le vostre lacrime saranno asciugate. Dio conosce le nostre lacrime”.
«Oggi abbiamo salutato per l’ultima volta Matteo Brandi – ha detto Schifani – ennesima vittima innocente di mani criminali, che ha lottato fino alla fine compiendo il proprio dovere. Un padre, un marito, un lavoratore impegnato fino allo stremo in un atto di servizio verso la nostra comunità». Alle esequie era presente anche l'assessore regionale al Territorio e all'ambiente, Elena Pagana.
«Tutti - ha aggiunto il governatore - dobbiamo fare di più perché questi lutti cessino. Soltanto denunciando i criminali che devastano l'ambiente e mettono a rischio le vite di tanti, possiamo onorare Matteo e chi come lui ha perso la vita nei roghi. In questa triste occasione voglio ricordare e ringraziare tutte le persone impegnate nel contrastare gli incendi. Solo grazie alla loro esperienza e alla capacità professionale, unite a un grande coraggio, i danni al nostro patrimonio naturalistico non sono stati ancora più gravi di quelli che abbiamo dovuto soffrire in questa estate dalle condizioni climatiche eccezionali che hanno agevolato l'opera dei piromani».