Un percorso di legalità nel quale è impegnato l’istituto altofontino
ALTOFONTE, 12 ottobre – Nell’Aula Magna dell’Istituto Emanuele Armaforte di Altofonte si è tenuto un incontro con l’associazione Liberaterra, al quale hanno partecipato gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado, per parlare del riutilizzo dei beni confiscati alla mafia e delle attività svolte dall’associazione.
“Libera Terra nasce con l’obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie per ottenere prodotti di alta qualità attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona. Inoltre, svolge un ruolo attivo sul territorio, coinvolgendo altri produttori che condividono gli stessi principi e promuovendo la coltivazione biologica dei terreni.
La mission del progetto Libera Terra è dare dignità ai territori caratterizzati da una forte presenza mafiosa, attraverso la creazione di aziende cooperative autonome, autosufficienti, durature, in grado di dare lavoro, creare indotto positivo e proporre un sistema economico virtuoso, basato sulla legalità, sulla giustizia sociale e sul mercato“.
L’obiettivo dell’incontro è stato far comprendere agli studenti come possono essere indebolite le organizzazioni criminali, affermando in modo concreto il principio di legalità proprio nei luoghi in cui la mafia ha imposto il suo potere; si sconfigge il falso mito dell’invincibilità delle mafie perché si dimostra che anche le loro ricchezze sono colpite dall’azione dello Stato. Quei beni costituiscono, in concreto, una risorsa per il territorio, un’opportunità di sviluppo e di crescita civile; ciò consente di sviluppare e consolidare il rapporto di fiducia dei cittadini nelle Istituzioni.