Altofonte, le campane della chiesa disturbano? È disputa tra favorevoli e contrari
Parte una petizione al vescovo. La replica: “C’è la vita della comunità”
ALTOFONTE, 5 ottobre – Sembra essere diventato il suono della discordia quello delle campane della chiesa madre di Altofonte, trasformatosi in terreno di scontro, anche sui social, tra favorevoli e contrari. Tra chi ne apprezza l’invito alle celebrazioni religiose e chi, invece, non ne sopporta orari, durata e modalità.
È proprio quest’ultima fazione che, con una petizione, con tanto di raccolta di firme, si rivolge all’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, chiedendo di modificare un’abitudine inveterata che, a proprio dire, arreca parecchio disturbo alla comunità.
La missiva all’arcivescovo, come si legge nel documento inviato al presule, è finalizzata alla “esigenza di regolamentare l’uso elettronico della campana della chiesa madre, affinchè vengano osservati, così come in altre chiese esistenti in tutto il territori nazionale, le norme di impiego in relazione alla durata, orario, intensità e soprattutto di contenuto musicale aderente a canti religiosi correlati ad eventi precisi
Di fatto ogni giorno, dalle 7 fino alle 21, si registra un continuo ed assordante suono di campane senza riferimenti religiosi o liturgici correlati ad eventi che ne richiedano l’impiego, ma fatto inspiegabile e bizzarro di “contenuti musicali”, che non rievocano alcun canto religioso. Nel confidare nell’autorevole intervento del vescovo – conclude la nota – si rimane in attesa delle determinazioni che si vorranno adottare in merito e disponibili per eventuali chiarimenti”.
L’iniziativa non è piaciuta all’altra fazione, quella del Consiglio Pastorale Parrocchiale “propenso” al suono delle campane.
La comunità cristiana di Altofonte apprende con grande rammarico la notizia della raccolta di firme, che si sta svolgendo in questi giorni, volta a regolamentare l’utilizzo delle campane della chiesa parrocchiale. Ciò che maggiormente provoca amarezza è lo strumento attraverso il quale è stato manifestato il disappunto di coloro i quali ne lamentano un uso improprio: ricorrere ad una petizione, tra l’altro motivata da fatti, la cui infondatezza è facilmente riscontrabile da ognuno, senza prima cercare una qualunque forma di dialogo attraverso il quale poter trovare una eventuale soluzione, volta a soddisfare le possibili richieste di chi si è fatto promotore di tale iniziativa, offende l’intera comunità di fedeli.
Il suono delle campane, da sempre utilizzato qui ad Altofonte, come in tutte le comunità cristiane, fa parte di una tradizione e una cultura che noi tutti comprendiamo con sempre più difficoltà: la campana chiama a raccolta, saluta gli eventi della vita cristiana della comunità, la nascita della fede nelle persone, amplifica la gioia degli sposi, accompagna al cimitero i morti; non si tratta solo di chiamare i fedeli alle celebrazioni liturgiche, ma di contribuire al clima di festa”. La disputa all’ultimo rintocco è quindi partita, ma c’è da giurarci la partita sarà ancora lunga da giocare.