Altofonte, l'opposizione incalza il sindaco: ''Siamo di fronte ad uno scontro all'interno della maggioranza''
Casa di riposo, depurazione e locali “dalle Suore” al centro del dibattito politico
ALTFONTE, 5 dicembre – C'è fermento in senso al consiglio comunale di Altofonte, dove il gruppo di opposizione “Cambiamo Altofonte” solleva alcune questioni ed afferma, tra l'altro, che ci sarebbero contrasti in seno alla maggioranza che avrebbero dato vita ad una diatriba tra il sindaco Angelina De Luca ed il presidente del Consiglio comunale, Luciano Corsale durante l'ultima seduta consiliare.
“Abbiamo presentato una interrogazione che riguarda la Casa di riposo “Cataldo Naro” - si legge in una nota – da qualche tempo gestita da una cooperativa di nostri concittadini, per chiedere all’amministrazione se e come avesse tutelato i lavoratori, poiché è stata fatta una manifestazione di interesse e successivamente sarà emanato un bando in cui i nostri concittadini potrebbero perdere sia la gestione che il lavoro se fosse vinto da un’altra cooperativa.
La risposta dell’amministrazione è stata vaga ed incompleta per cui ci siamo dichiarati “non soddisfatti” delle spiegazioni, ed abbiamo chiesto che nel futuro bando di affidamento per la gestione tra i requisiti venga inserita una “clausola di salvaguardia del personale” a tutela dei lavoratori tra l’altro presenti alla seduta. L’amministrazione afferma che non sia possibile fare ciò ma non ha esplicitato (come da noi richiesto) quale legge lo impedisca. Noi siamo al fianco dei lavoratori di Altofonte in questa battaglia e stiamo facendo i dovuti approfondimenti”.
Su un'altra questione, quindi, quella della depurazione, come continua ad affermare l'opposizione, ci sarebbe stato uno “scontro” tra il sindaco e il presidente del Consiglio comunale.
“Oggetto del contendere un – dice ancora la nota – “emendamento” per una somma di 20.000 euro al bilancio che il presidente aveva chiesto di destinare per la manutenzione straordinaria dell’impianto di sollevamento della fognatura di Piano Maglio per risolvere momentaneamente e in parte il problema della depurazione, in attesa di una soluzione strutturale, che necessita di più tempo. Al contrario il sindaco ha in seguito e con tanto di documenti alla mano, di cui neanche il presidente era a conoscenza, replicato che la proposta del presidente avrebbe addirittura violato la legge.
Ha anche annunciato un ennesimo studio di “fattibilità” (che si aggiungerebbe a quello della fitodepurazione. Il è tutto avvenuto in un clima surreale dove diversi esponenti dell’amministrazione intervenivano l’uno contro l’altro. Alla fine il presidente (prendendo atto dei documenti del sindaco di cui non era minimamente a conoscenza, ha dovuto, suo malgrado, ritirare la proposta firmata di suo pugno dopo più di un’ora di dibattito, nell’incredulità di noi consiglieri, pretendendo dall’ufficio preposto ulteriori chiarimenti anche alla luce di quanto affermato dal sindaco che ha anche paventato che l’approvazione di tale emendamento potrebbe compromettere la gestione del servizio idrico integrato.
Questione locali “delle Suore”. Il gruppo Cambiamo Altofonte incalza: "Abbiamo pazientemente atteso, nel corso dell’intera seduta, che il sindaco ci desse informazioni e chiarimenti puntuali su una vicenda di cui parla ormai tutto il paese e che noi consiglieri tuttavia abbiamo appreso solo da Facebook o altri blog d’informazione locali: il progetto già approvato per l’accoglienza e la gestione degli immigrati ucraini nei locali “dalle suore” alle scuole. Al momento sappiamo solo che c’è già un progetto approvato dall’amministrazione ma al tempo stesso la stessa amministrazione (in persona del sindaco) afferma di non sapere nulla della questione dei locali. Come gruppo di minoranza abbiamo presentato al presidente ed al sindaco, una richiesta ufficiale di convocazione di Consiglio comunale “aperto” a tutti i cittadini ed ai vari soggetti interessati (il Sindaco, la cooperativa che gestisce il progetto, le istituzioni della chiesa) che avranno pieno diritto e titolo di intervenire, prendere la parola, informare, chiarire. Il sindaco si è subito reso disponibile ad intervenire.
Ne siamo lieti, serve chiarezza. Ci aspettiamo, conoscendo la sensibilità istituzionale del presidente del consiglio e vista la grande importanza dell’argomento per l’intera comunità, che il confronto si svolga (ed in tempi celeri previsti dallo statuto) nell’aula consiliare, luogo che riteniamo idoneo, dove tutte le parti coinvolte sono chiamate a chiarire innanzi al paese come stanno davvero le cose”.