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Altofonte, si dimette il segretario del Pd locale Gaspare Pandolfo: il partito retto da un “triumvirato”

L'assessore Gaspare Pandolfo

“Ho cercato di mantenere unito il partito, ma la mia idea non ha avuto riscontro”

ALTOFONTE, 24 febbraio – Una decisione dalla quale non vuole tornare indietro per dimissioni che considera “irrevocabili”. Sono quelle di Gaspare Pandolfo, assessore della giunta Di Matteo, ma in questo caso segretario del circolo del Pd di Altofonte, che lascia l’incarico di partito, ritenendo che il suo passo “possa essere da stimolo per un nuovo inizio”.

Le dimissioni di Pandolfo, che probabilmente sono da ricercare nella posizione che il partito ha assunto nei confronti dell’attuale sindaco, non sembrano di quelle indolori e le parole dell’ormai ex segretario locale non risparmiano una certa punta di polemica.

“Ho cercato di mantenere unito un partito che ha saputo essere protagonista della politica locale – scrive Pandolfo in una lettera inviata al segretario provinciale Carmelo Miceli – soprattutto in quest’ultimo quinquennio, periodo in cui populismo e disaffezione alla politica hanno allontanato molti simpatizzanti. Ho cercato di ascoltare le opinioni di tutti, soprattutto di coloro che come me hanno avuto e hanno un ruolo istituzionale, accettando consigli e soprattutto agendo sempre nell’interesse della comunità altofontina. Chi mi conosce sa che non ho avuto velleità di protagonismo, cercando sempre di mantenere un profilo super partes, nelle discussioni, tanto da limitare al minimo i contatti politici all’esterno sia a livello provinciale che regionale, perché pienamente convinto, probabilmente mi sbaglierò, che “i panni sporchi si lavano in famiglia” e tutto ciò mi rende orgoglioso di avere assunto questo ruolo prestigioso. Ma la mia idea di coerenza, continuità e la visione di un partito ancora protagonista, nella politica locale, attraverso l’appartenenza all’attuale coalizione rappresentata da Insieme per Altofonte e al sostegno dell’eventuale ricandidatura del sindaco uscente, purtroppo non ha avuto riscontro, alimentate da personalismi piuttosto che da una seria e decisa discussione politica dove alla base prevalgono gli interessi della comunità tutta e non quella di singoli cittadini.

Questa decisione, che considero irrevocabile – scrive ancora l’assessore – penso sia l’epilogo di tante discussioni fatte in seno agli innumerevoli direttivi alla volontà espressa dall’ultima assemblea degli iscritti.
Mi rammarico quando sento di avere imposto scelte. Sicuramente avrò sbagliato e mi scuso se l’ho fatto, nell’esprimere qualche concetto, ma la parola imposizione non è stata mai utilizzata, nel mio linguaggio, al contrario ho sempre caldeggiato il confronto e la discussione democratica. Pertanto sono pienamente convinto che queste mie dimissioni possono essere da stimolo per un nuovo inizio, augurando a chi mi succederà un grosso in bocca al lupo e buon lavoro”.

Sulla vicenda interviene anche il circolo altofontino, direttamente chiamato in causa dal segretario dimissionario. A reggere le sorti del partito sarà adesso un “triumvirato” composto da Daniele Di Carlo, Salvo Marfia e Marco Adornetto che dovrà muoversi in vista della fase congressuale e delle elezioni amministrative. Frattanto con una nota ufficiale il Pd di Altofonte, afferma: “L’indisponibilità a sostenere la ricandidatura dell’attuale sindaco Nino Di Matteo; la necessità di promuovere un dibattito aperto e plurale, volto alla costruzione di una piattaforma programmatica che coinvolga nuovi soggetti ed allarghi i confini della coalizione; il coinvolgimento della cittadinanza attraverso un assemblea aperta per la costruzione delle linee programmatiche e delle scelte che riguardano il futuro della comunità altofontina”.

 

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