Altofonte, interviene anche Annalisa Marfia: “Da un’amministrazione di sinistra solo privatizzazioni”

Annalisa Marfia

“Occorre maggiore attenzione alla questione sociale”

ALTOFONTE, 10 febbraio – C’è anche la voce di Annalisa Marfia, consigliere comunale in carica, fra quelle che in questi giorni si sono levate per far sentire la propria critica nei confronti dell’attuale amministrazione comunale. Anche per la Marfia, così come per i suoi “colleghi” di opposizione, Angelina De Luca e Totuccio Corsale, che insieme a lei hanno comiziato sabato scorso dal palchetto mobile di piazza Falcone e Borsellino, uno dei punti nodali della critica è rappresentato dalla questione cimitero.

Quella dell’impinguamento dei loculi, con il progetto di project financing, è stato uno dei temi centrali, ma non solo. I contenuti dell’intervento della Marfia hanno evidenziato l’esigenza di incrementare ad Altofonte le politiche sociali per aiutare una comunità messa in ginocchio dalla crisi dovuta alla mancanza del lavoro in particolare tra i giovani. Forte la sua critica alla maggioranza che amministra “che pur avendo un marchio di sinistra” ha perseguito la politica delle privatizzazioni.
“Capisco che ci sono delle difficoltà – ha detto , fra le altre cose – che i comuni si devono gestire e lo fanno con le tasse pagate dai cittadini, ci sono delle cose che si possono fare ed altre no, però alle volte è mancata la volontà di farle. Questa amministrazione che dice di avere “marchio di sinistra” che dovrebbe essere vicina al sociale e al pubblico non ha fatto altro che privatizzare come nel caso dei posteggi di Altofonte, i trasporti scolastici; vuole privatizzare una parte del cimitero ed ha aumentato le tasse vessando i cittadini non considerando che ci sono delle difficoltà nelle famiglie.

Ad Altofonte – ha continuato Annalisa Marfia - ci sono persone che hanno bisogno, ma per orgoglio non chiedono aiuto neanche alla Caritas, un’ amministrazione che si dovrebbe distinguere per un’azione sociale adesso dov’è presente? La nostra non è un’azione per denigrare nessuno dell’amministrazione, perché siamo tutti brave persone: il nostro compito ci è stato delegato perché siamo un’istituzione nell’istituzione ed è giusto che quando un assessore non è capace di portare avanti una delega nella competenza che gli è stata attribuita e “si prende lo stipendio” perché non è presente neanche in giunta è meglio che si dimetta”.
“Le cose dette da noi nel comizio non sono antipolitica l’opposizione ci mette la faccia senza ricattare nessuno come invece ci è stato attribuito – ha aggiunto riferendosi a quanto ha affermato al nostro giornale il capogruppo di maggioranza Daidone – perché la parola ricatto appartiene all’illegalità. Fare il consigliere comunale non è una cosa indifferente è un atto di responsabilità”.

Adesso, però, nelle parole della Marfia, lo sguardo va rivolto al futuro. “E’ il momento cambiare – sono state le sue parole – e se ad Altolfonte non avverrà io mi sentirò offesa quando i cittadini continueranno a dire che gli amministratori non fanno nulla e non cambia niente. Invito i giovani ad avvicinarsi alla politica per dare un’identità sociale e colturale al paese. La piazza del paese potrebbe essere il centro della vita dei cittadini invece è al buio e “nel buio” i commercianti non ce la fanno più ad andare avanti e tra poco caleranno le saracinesche e questo non lo dobbiamo permettere. Noi cittadini debbiamo ritornare a camminare nelle strade asfaltate e bisogna fare ritornare gli imprenditori di Altofonte per fare crescere i giovani avviandoli al lavoro dando dignità alla persona e dicendo no al degrado della dignità umana”.