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Altofonte, presentate le linee guida di pianificazione territoriale dell'antincendio
Obiettivo una efficace pianificazione
Il progetto è portato avanti dal Collettivo Rewild Sicily, promosso e sostenuto dalla fondazione Sicily Environent Fund, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell'Università di Palermo, Pro Loco Altofonte APS, Comitato Cittadino Moarda Viva Verde e Sicura.
In Sicilia il crescente numero di incendi, l'abbandono dei terreni agrari e la perdita delle conoscenze e delle buone pratiche tradizionali nella gestione del territorio, sono fattori che contribuiscono ad alimentare il rischio di incendi con gravi conseguenze e impatti sulle attività umane e sulla conservazione della natura e della biodiversità. In risposta a questa minaccia, il progetto ha coinvolto la comunità di Altofonte, duramente colpita dagli incendi del 2020 e 2023, nel processo di pianificazione territoriale, con finalità orientate soprattutto alla prevenzione degli incendi.
Diverse attività partecipative, tra cui incontri, tavole rotonde ed uscite sul campo, hanno portato all’identificazione di linee di indirizzo ed azioni operative sulla gestione del territorio che possono considerarsi propedeutiche alla redazione di un Piano Forestale di Indirizzo Territoriale che valorizzi anche la componente sociale. Grazie alla collaborazione degli abitanti, ai volontari della Protezione Civile e al sindaco di Altofonte, Angela De Luca, sono state raccolte informazioni cruciali per elaborare le linee guida per la redazione del piano territoriale che rispecchiassero pienamente le risorse e le necessità gestionali del territorio stesso. Il progetto ha anche visto l'implementazione di una misura antincendio, una fascia tagliafuoco verde realizzata con piante grasse che, in caso di incendio, può rallentare l’intensità delle fiamme facilitando le operazioni di spegnimento.
Le linee guida sono state condivise con i decisori politici e sono state strutturate attorno a quattro macro-settori fondamentali nel processo di pianificazione territoriale: un settore urbanistico, che ha come obiettivo la rivitalizzazione del centro civico, migliorando la viabilità, le infrastrutture e la connettività; un settore agricolo, con l’obiettivo di contrastare l’abbandono dei terreni un tempo gestiti attivamente, promuovendo pratiche sostenibili e valorizzando le produzioni locali; un settore forestale con l’obiettivo di ottimizzare la gestione delle risorse forestali e tutelare l’ambiente; un settore “pastorale” con l’obiettivo di razionalizzare il pascolo e di mitigare il rischio di propagazione degli incendi nelle aree più sensibili, attraverso l’applicazione di pratiche di pascolo sostenibili.
Donato La Mela Veca, professore di Pianificazione Forestale ed Antincendio del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, che da anni promuove l’importanza della pianificazione forestale a tutti i livelli di dettaglio (regionale, territoriale e aziendale), ha seguito da vicino lo sviluppo del progetto, e ha sottolineato: “il progetto Custodi e Territorio rappresenta un esempio virtuoso di approccio partecipativo alla pianificazione forestale di indirizzo territoriale. Il coinvolgimento della popolazione locale nelle scelte gestionali del territorio è il presupposto per l’implementazione effettiva di tali scelte e per la loro efficacia nella prevenzione degli incendi”.
Angela De Luca, sindaco di Altofonte, ha partecipato attivamente al progetto, rendendo possibile e incoraggiando il coinvolgimento dei cittadini altofontini e non solo. Nel suo intervento, ha commentato: “Mi sento di ringraziare le associazioni e i cittadini che ne hanno preso parte e sicuramente apprezzando l'amore e l'interesse che tanti di loro, pur non essendo del luogo , hanno dimostrato e dimostrano nei confronti della nostra comunità”. I risultati del progetto, restituiti e presentati alla comunità e alle istituzioni locali e regionali, rappresentano un'importante base per lo sviluppo e adozione di strumenti di policy concreti e un caso pilota che può essere replicato in altre aree del territorio regionale, per affrontare in modo integrato e partecipato la problematica e i rischi legati agli incendi.
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