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Tre altofontini protagonisti del concorso poetico ''Massimo Ferretti'' di Petritoli

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

Applausi e riconoscimenti nelle Marche per Gioacchino Zimmardi, Ignazio Sala e Giacomo Ilardo

FERMO, 10 agosto – I maestri Gioacchino Zimmardi, Ignazio Sala e il giovane Giacomo Ilardo, protagonisti del concorso poetico "Massimo Ferretti" di Petritoli. Applausi e riconoscimenti per i tre altofontini. Le vere vincitrici della premiazione del Concorso Poetico "Massimo Ferretti" di Petritoli sono poesia, arte e musica.

La serata di premiazione si è svolta nell’Orto dell’Asilo illuminato dalla luce della luna. L’atmosfera ideale per affrontare il tema di quest’anno: “Il sole e la luna…l’opposto e il complemento”. Il concorso è giunto alla sesta edizione con una partecipazione sempre crescente.
Nella serata del 5 agosto l’emozione ha fatto da padrona, iniziando dalla timida voce di Folco Ferretti, figlio di Massimo Ferretti. Esordisce così nell’audio destinato al pubblico della premiazione: “Non sono uno scrittore e nemmeno un critico letterario, sono soltanto figlio dell'autore a cui Petritoli dedica questo concorso da tre anni – e prosegue – Mi stupisce sempre l’amore che mio padre continua a ricevere. Nel 2020 un cantante che non conoscevo, Anastasio, ha dedicato un pezzo a mio padre e ne è uscito un prodotto apprezzabile”. Ferretti si sente di ringraziare il comitato "Musicalità ed Espressioni", gli organizzatori tutti e il pubblico: “Questa platea è composta da persone che amano e che producono l'arte. In questa contemporaneità difficile, siete voi che rendete il mondo più bello”.
L’evento di premiazione scorre tra le note del Maestro altofontino Gioacchino Zimmardi, direttore d’orchestra e compositore, accompagnato dal flauto di Sara Paciotti. A fare da sfondo scenografico al palco, le meravigliose opere dell’artista di Pedaso Maura De Carolis, realizzate ad hoc per il tema del concorso.

Al fianco della direttrice artistica del concorso, Lorella Saraconi, ha presentato l’evento l’attore locale Lanfranco Campanella. Dopo l'apertura dell'evento della Presidente del Comitato, la dottoressa Maria Cristina Cingolani, i due presentatori hanno introdotto la sezione del concorso dedicata ai bambini. Le parole dei giovanissimi vincitori esprimono tanta dolcezza e lasciano trasparire quella saggezza inaspettata in grado di stupire e far riflettere gli adulti. Ecco la classifica della “Sezione bambini”: terzo posto a Maddalena Nardi con "Sempre ed ovunque", al secondo posto Ilary Tritrini con “La poesia” e al primo posto “La poesia del lavoro” composta da un bambino siciliano, proveniente da Altofonte, Giacomo Ilardo. Quello che ha particolarmente apprezzato la giuria – rappresentata dal Presidente, il poeta e dottore Giovanni Zamponi – è la focalizzazione di concetti e immagini. Molte delle poesie della sezione provengono da un laboratorio svolto a scuola dalla professoressa Claudia Rapazzetti: “I ragazzi hanno bisogno di tirare fuori le emozioni, ed è quello che cerchiamo di fare tramite il laboratorio. Li avviciniamo alla poesia per arrivare a cogliere le loro sensazioni”.

Non è mancato il sorriso al momento dell’ascolto delle poesie in vernacolo. La giuria ha incoronato come vincitore della sezione il celebre Marino Miola, con la poesia “Lu scalì”. Secondo posto al Maestro altofontino Ignazio Sala, che ha coinvolto il pubblico con i suoi versi in dialetto siciliano. Terzo posto a Gianluca Rogante "Le domande de li frichi".
A trionfare nella sezione in lingua è Paolo Marconi, giornalista e sonettista che rinnova il suo primato dopo la vittoria dell’anno scorso. La sua poesia “Opposto e complemento” rispecchia pienamente il senso del tema scelto dal comitato. Zamponi la definisce come “l'espressione di quello stordimento conoscitivo che fa germinare la poesia”. Secondo posto a Paolo Borsoni con "Nascondino" e terzo posto a Umberto Fratalocchi, "La gioventù".
Infine, il Presidente della giuria prende la parola con un commento generale sul lavoro dei partecipanti: “Quello che ho particolarmente apprezzato delle poesie vincitrici è il situare le parole quasi nel metafisico. La poesia è capace di sollevare ulteriori interrogativi e si posiziona nel punto intermedio tra dove e altrove, tra presente e futuro”.
Chiudono l’evento l’Assessore alla cultura del Comune di Chiaravalle (città natale di Ferretti) Francesco Favi e la consigliera comunale di Petritoli Francesca Ascenzi. Favi accompagna il pubblico in un viaggio nella vita del poeta, morto a soli 39 anni, soffermandosi sul rapporto con Pasolini. L’assessore è sicuro: “Oggi Ferretti sarebbe un rapper.

Nella sua poesia c'è tanta gioventù”. Il suo intervento si conclude con la lettura di un carteggio inedito con Pasolini: si tratta di un emozionante elogio alla nostra regione. Francesca Assenzi porta i saluti del Sindaco e di tutta l’amministrazione comunale: “Il concorso enfatizza il senso più puro della cultura, perché unisce musica, arte e poesia. Inoltre, fa conoscere il vernacolo, che è una lingua viva, ironica e allegra”.
Sulle note del Maestro Zimmardi – che ha musicato la poesia vincitrice dell’edizione precedente – si spengono le luci dell’Orto dell’Asilo. Grazie alla passione dell’Associazione “Musicalità ed Espressioni”, ancora una volta lo spettatore lascia il borgo con la mente leggera e il cuore contento.

Fonte “ vivere fermo”