Altofonte, saranno utilizzate tecnologie sostenibili per il recupero di un antico baglio
Costi competitivi e tecnologie green
ALTOFONTE, 11 maggio - Recuperare un antico baglio del 1841 quasi completamente diruto, utilizzando tecnologie sostenibili ed a basso impatto ambientale per sottrarre al degrado un bene storico, ricavando degli appartamenti per privati ma nello stesso tempo mettendo a disposizione parte degli spazi ad uso della collettività.
E' la proposta di investimento, una sorta di crowdfunding, lanciata da un architetto di origini palermitane con esperienza internazionale che vive in Belgio, Gabriele De Simone, per un rudere che si trova ad Altofonte, visibile anche dalla strada a scorrimento veloce Palermo Sciacca. Un progetto - così come ha pubblicato stamattina l'agenzia Ansa - che ricalca quanto già fatto a Gangi, eletto il borgo più bello d'Italia nel 2014, dove, per recuperare il centro storico, il sindaco ha assegnato gratuitamente alcuni vecchi immobili da destinare a finalità turistico-ricettive o abitative a patto di restaurarli entro tre anni.
"L'obiettivo è valorizzare ad uso privato un immobile, rispettando le sue caratteristiche e utilizzando tecnologie solari per ridurre i costi energetici - spiega l'architetto De Simone - c'è la possibilità di realizzare il proprio appartamento a costi inferiori del 30% rispetto a quelli di un nuovo immobile. I costi sarebbero all'incirca 750 euro a metro quadro contro una media di 1.100. Per avere assegnata la quota parte dell'immobile da recuperare, unità di circa 45m² o circa 90m² l'interessato dovrà impegnarsi a progettare, eseguire le opere conformemente alla Concessione Edile e stipulare la compravendita, mettendo a 'garanzia del fare' appena 5 mila Euro. Insomma un investimento che consente di avere una casa a due passi da Palermo in un baglio storico e a costi assolutamente competitivi rispetto ai prezzi di mercato".
Nella fase iniziale di lancio del programma, i soggetti privati che vorranno essere coinvolti nell'impresa di ristrutturazione potranno essere "da tre a cinque". Magari pensando di riservare alcuni "spazi" ad attività culturali pubbliche di cui potrebbero beneficiare anche il municipio di Altofonte, che l'architetto De Simone desidera coinvolgere nel progetto, r associazioni per mostre, incontri, conferenze".