Altofonte, l’inferno di via Placido Rizzotto. I residenti dicono: “Ora basta”

Il Comune promette maggiori controlli. LE FOTO e IL VIDEO

ALTOFONTE, 17 dicembre – I cittadini ritengono che sia un vero e proprio inferno. Una situazione ormai insostenibile per la quale non si può più attendere. Esi organizzano con tanto di ricorso alle vie legali, mettendo nel mirino il Comune.

La situazione è quella di via Placido Rizzotto, una stradina tanto stretta, quanto importante e trafficata per Altofonte. La piccola arteria, infatti, è molto battuta dagli automobilisti che si dirigono a Piana degli Albanesi perché consente di risparmiare un lungo tratto in termini di chilometri e quindi accorciare i tempi di percorrenza.

Il tratto però, viene costantemente battuto anche dagli autotrasportatori alla guida di mezzi pesanti, per i quali, invece, esiste un divieto di transito istituito dal Comune. Il divieto, però, sembra una di quelle “grida” manzoniane, previste dalle legge, ma del tutto ignorate. Il provvedimento che vieta ai mezzi pesanti di transitare da via Placido Rizzotto, infatti, viene costantemente disatteso.
Il risultato è che lungo la piccola arteria si determina un traffico caotico che si trasforma in un vero e proprio inferno. Senza contare che, proprio a causa della ristrettezza della strada, i mezzi pesanti hanno spesso strisciato le macchine in sosta, danneggiandone più d’una, anche perché i conducenti dei Tir, consapevoli dell’infrazione compiuta, transitano dalla strada in questione a grande velocità, sperando di farla franca.

E da quando il Comune di Monreale ha vietato il transito dei tir a Villaciambra, la situazione è ulteriormente peggiorata perché gli autotrasportatori hanno intensificato il loro transito da via Rizzotto.
Ora, però, i residenti non ci stanno più e si organizzano dando mandato all’avvocato Marianna Raccuglia di far sentire le loro ragioni. Il legale si rivolge al Comune, chiedendo attenzione alla problematica.
E i controlli? Sono difficili da effettuare. Soltanto quattro vigili urbani nell’organico del municipio, più il comandante, non consentono l’efficacia del rispetto del divieto.

“I residenti hanno pienamente ragione – dice dal canto suo il sindaco, Nino Di Matteo – La strada è stretta e non è idonea al transito dei mezzi pesanti. Non per nulla abbiamo istituito il divieto. Purtroppo, però, il nostro organico è sottodimensionato e mettere dei vigili in quel tratto per tutto il giorno diventa impossibile. La problematica, però, è già all’attenzione della nostra amministrazione. Organizzeremo dei controlli più frequenti. Anzi, chiederò la collaborazione della stazione dei carabinieri per una maggior efficacia. Sono contrario alla repressione, ma la situazione, ormai, difficilmente consente altre forme di contrasto. Se la collaborazione dei cittadini non arriva, allora occorre intervenire diversamente”.