Avrebbe prestato 70.000 euro ad un imprenditore caduto in bassa fortuna
PALERMO, 18 gennaio – Il Gup di Palermo, Roberto Riggio ha rinviato a giudizio con l’accusa di usura il macellaio altofontino Domenico Bruno. A questi viene contestato il reato a seguito del prestito di 70.000 euro erogato ad un imprenditore, anch’egli di Altofonte, che era caduto in bassa fortuna.
La vicenda risale al 2008, quando l’imprenditore, dopo alcune traversie finanziarie si era rivolto a Bruno, chiedendo un prestito. Secondo l’accusa, inoltre, dopo aver perso la sua casa, sarebbe stato costretto a intestarla al suo presunto usuraio, e se voleva abitarla ancora doveva versare un affitto di 400 euro. E, ancora peggio, per riaverla indietro, quella casa, l'avrebbe dovuta acquistare di nuovo versando al suo strozzino 30 mila euro dopo due anni, 40 mila dopo 3 anni e così via.
L'imprenditore, adesso, assistito dall'avvocata Carolina Varchi, ha denunciato tutto questo alla procura.
(fonte: Repubblica PA)