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Altofonte, domenica il primo memorial “Generale Goffredo Canino”

| Salvatore Brancati | Appuntamenti

Fu l'ideatore dell'operazione Vespri in Sicilia

ALTOFONTE, 26 ottobre - L’Usmia (Unione Sindacale Militari Interforze Associati) in collaborazione con il Comune di Altofonte ha organizzato per domani il Primo Memorial in ricordo del Generale di Corpo d’Armata Goffredo Canino, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano dal 1990 al 1993.

Il Memorial sarà ospitato presso la sala consiliare del Palazzo Comunale di Altofonte alle 17. Alla manifestazione prenderanno parte il Sen. Maurizio Gasparri (Capogruppo di Forza Italia al Senato) in conferencecall, il Sen. Manfredi Potenti (Senato della Repubblica)in conferencecall, Angelina De Luca (Sindaco di Altofonte), Luciano Corsale (Presidente del Consiglio Comunale di Altofonte). Sono previsti gli interventi del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana On. Gaetano Galvano (in videomessaggio), del Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina (già Capo di S.M.E.) in conferencecall, di Leonardo Nitti (Segretario Generale “Usmia Interforze”) in conferencecall, del Generale di Brigata Mario Piraino (esperto di storia) e Francesco Paolo Di Carlo (concittadino di Altofonte).
Ai lavori prenderanno parte Roberto Peretti (Segretario Regionale Usmia Esercito Sicilia), Giuseppe Giampietro (Segretario Regionale Usmia Guardia Costiera), Antonio Arnese (Segretario Regionale Usmia Carabinieri Sicilia), Mario Anzano (Referente per le attività sportive Usmia Esercito Sicilia), Castrense GANCI (Comitato Esecutivo Locale “I.P.A. Palermo”) e Yuri Floriani (Rappresentante ASD “Marathon Altofonte”).Saranno presenti i rappresentanti degli enti di tutte le Forze Armate che insistono su Palermo. Le conclusioni saranno affidate all’Arciprete Reverendo Don Vincenzo La Versa Parroco di “Santa Maria” in Altofonte.

Il Generale di Corpo d'Armata Goffredo Canino, nato a Riva del Garda, si trasferì per motivi di servizio del padre, anch’esso militare, presso il Comune di Altofonte, a cui rimase legato per tutta la sua vita.

La figura del Generale Canino e la sua importantissima eredità morale è fatalmente legata alla lotta alla mafia e all’attaccamento al popolo siciliano.
A seguito dell’epoca stragista di “Cosa Nostra”, che culminò con gli attentati dinamitardi del 23 maggio 1992 di Capaci e due mesi dopo di via D’Amelio ove perirono per mano mafiosa i giudici Falcone e Borsellino e gli agenti delle loro scorte, percepì fortemente il disagio ove la sua amata terra veniva violentata dalle Mafie. Il Generale Canino propose al Governo l’impiego dei militari italiani in compiti di ordine pubblico in concorso alle forze di Polizia che, a causa della prorompente forza dell’organizzazione mafiosa, non erano riuscite a garantire la sicurezza nazionale sino a quel momento.

Partì così l’Operazione Vespri Siciliani. Si trattò del primo intervento in grandi forze per ragioni d’ordine pubblico effettuato dalle Forze Armate italiane nel dopoguerra e fu anche il più consistente numericamente. Fu composto in gran parte da militari di leva. L’invio dell’Esercito italiano venne deciso il 24 luglio 1992 dal consiglio dei ministri e conferiva al personale militare alcune funzioni proprie della qualifica di ufficiali e agenti di pubblica sicurezza.

Il Generale Canino concordò con il capo della Polizia, il prefetto Vincenzo Parisi, le modalità operative d’intervento, tra cui il controllo delle postazioni fisse. Fu una riuscitissima Operazione Militare che diede numerosi risultati a favore della lotta alla criminalità organizzata ed un concreto aiuto alle forze dell’ordine.
Dopo la cessazione dal servizio attivo si trasferì in Francia a Sceaux vicino Parigi, ove spirò il 2 aprile 2008. Le sue spoglie riposano nel Cimitero di Altofonte, dove volle essere seppellito.