Pari opportunità e contrasto alla violenza di genere, 50 comuni della provincia aderiscono ad un progetto che nasce dai sindacati: c’è anche Altofonte
Obiettivo: “Fare rete per imprimere il cambiamento culturale ma anche per creare le adeguate infrastrutture sociali”
MONREALE, 17 aprile – Anche il Comune di Altofonte figura fra quelli che hanno aderito al patto per la parità e contro la violenza di genere proposto da Cgil Cisl Uil Palermo.
Il progetto si propone di promuovere, a livello provinciale, una strategia di responsabilità sociale di territorio, con riferimento alle politiche di pari opportunità di genere e di contrasto a ogni forma di violenza sulle donne, attraverso un'alleanza e un'azione di collaborazione fra Cgil Cisl Uil e i comuni del palermitano.
Molti i centri che hanno detto sì all’iniziativa: Altofonte, Belmonte Mezzagno, Blufi - Bompietro - Caccamo Caltavuturo - Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella , Campofiorito, Capaci, Carini, Castelbuono, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cefalù, Chiusa Sclafani , Cinisi , Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Godrano, Isola delle Femmine, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Monreale, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Palermo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Roccapalumba, Sciara, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Terrasini, Trabia, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia e Villafrati.
Una condivisione del documento confermata da sindache e sindaci, assessore e assessori, consiglieri comunali, durante una riunione in videoconferenza che ha sancito la fase finale del confronto fra enti locali e sindacati confederali. Dai comuni che hanno aderito al Patto il “plauso all’iniziativa delle tre confederazioni e un appello al governo nazionale e regionale a mettere a disposizione maggiori risorse per intervenire concretamente sulla sensibilizzazione, sulle politiche sociali a favore delle donne in difficoltà e quindi sulla emancipazione, e sul contrasto alla violenza contro le donne e per dotare i comuni di figure professionali, da assistenti sociali, pedagogisti e psicologi”.
In particolare fra i punti del documento, c’è l’impegno dei firmatari, a “contrastare gli stereotipi e le discriminazioni di genere nelle scelte scolastiche, formative e professionali, co-progettando e collaborando a programmi, progetti ed eventi a livello provinciale, con le istituzioni del territorio, le scuole, le agenzie formative”. “Ringraziamo i comuni che hanno aderito per la grande sensibilità mostrata sul tema e siamo certi che il numero delle adesioni aumenterà nei giorni successivi. Riteniamo un passo importante e fondamentale nella promozione delle politiche di genere il punto del Patto che prevede l’impegno dei comuni a favorire all’interno delle commissioni comunali Pari opportunità, l’inclusione delle parti sociali per concretizzare la sinergia e la collaborazione” spiegano i tre segretari generali Cgil Cisl Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Claudio Barone.
“La sinergia fra enti locali e parti sociali che nasce con questo Patto, è la base di partenza per un impegno da parte di tutti a porre fra le priorità dell’azione amministrativa degli enti locali, le politiche di genere, il contrasto a ogni forma di violenza, che in ogni territorio deve essere fonte di iniziative e percorsi di sensibilizzazione a partire dalle scuole e quindi dalle nuove generazioni, e anche attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione nella comunità locale. Politiche che vanno sostenute e incentivate con le risorse adeguate a livello nazionale e in tal senso non bisogna dimenticare la grande opportunità dei fondi del Recovery, per non lasciare soli i piccoli comuni in questa battaglia per il cambiamento culturale e per sostenere le donne e le famiglie con un welfare solidale e inclusivo e attraverso interventi di infrastrutturazione sociale, uno dei punti fortemente evidenziati da molte amministrazioni locali”. Le parole d’ordine sono dunque ‘sinergia e fare rete’.
“Un passo simbolico per il cambiamento culturale - spiegano le segretarie di Cgil, Cisl e Uil Palermo con delega alle Pari Opportunità, Anna Maria Tirreno, Giusi Sferruzza e Luisella Lionti - è l’impegno assunto dalle amministrazioni comunali per la revisione della toponomastica locale che preveda un riequilibrio di genere. Uno strumento fondamentale sono anche i Piani di Zona per favorire interventi concreti a sostegno delle donne vittime di violenza. L’ampia adesione dei comuni del palermitano alla nostra proposta è un grande passo avanti verso un percorso di condiviso di diffusione della cultura della non violenza e pari opportunità di genere e conferma la sensibilità ormai diffusa sul tema che però non può bastare da sola, servono interventi concreti e con questa alleanza indichiamo gli obiettivi irrinunciabili da raggiugere insieme”.
Spesso a mancare nei territori sul fronte del contrasto alla violenza di genere sono le strutture adeguate come i centri anti violenza fondamentali per le donne vittime. “Per questo abbiamo inserito nel documento l’obiettivo del potenziamento dei consultori familiari e la medicina di genere e tutte quelle azioni che possano favorire e sostenere i centri antiviolenza, le case rifugio e le reti di sostegno alle donne, spesso carenti nei territori” spiegano le responsabili dei Coordinamenti Pari Opportunità di Cgil, Cisl Uil Palermo, Enza Pisa, Delia Altavilla e Vilma Maria Costa. “Dobbiamo lavorare tutti insieme sia al necessario cambiamento culturale sia allo stesso tempo alla promozione e attivazione di tutti quei servizi che servono a tante donne in difficoltà”.