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Terminata la stagione agonistica di Giovanni Di Gaetano: un anno di grandi risultati

Il campione parchitano di Spartan Race ha raccontato ai nostri redattori i momenti importanti delle gare che l’hanno visto protagonista. LE FOTO

ALTOFONTE, 1 gennaio – Termina a Liwa Abu Dhabi al Mondiale Spartan Race la stagione sportiva dell’altofontino Giovanni Di Gaetano. L’atleta impegnato in queste competizioni da circa cinque anni, anche nella stagione 2021 ha ottenuto delle qualifiche importanti e raggiunto i suoi obiettivi.

“Non è stata una stagione facile visto il periodo storico che stiamo attraversando – ci ha raccontato Giovanni - ma nonostante le restrizioni e le tante problematiche incontrate nell’organizzazione delle varie trasferte, durante questa stagione ho potuto partecipare alle 3 tappe della Series Italiana “Campionato Italiano”, Maggiora (NO), Cattolica (RN), Circeo (LT) classificandomi 4° di categoria in Italia; all’Europeo di Verbier in Svizzera portando a casa un 12° posto di categoria in Europa, ed al mondiale a Liwa Abu Dhabi negli Emirati Arabi.
Di Gaetano ha partecipato anche ad una tappa del campionato Spagnolo a Mallorca, ottenendo un fantastico 1°Posto, a diverse Spartan Race fuori dalla Series Italiana, ottenendo un 1° ed un 2° posto di categoria, e a diversi Trail dei circuiti siciliani ottenendo anche lì dei risultati soddisfacenti nonostante i suoi allenamenti non siano stati specifici per queste competizioni.


Ha terminato le sue competizioni partecipando al Trail del Calvario organizzato dall’A.S.D Moharda Trail di Altofonte, di cui fa parte, ottenendo un 4° Posto assoluto ed un 2° di categoria, la gara si è corsa ad una sola settimana dalla disputa del mondiale.
L’atleta altofontino durante l’intervista chi ci ha concesso ha raccontato la gara più importante della sua stagione: “era la gara più attesa dell’anno quella del mondiale Spartan Race a Liwa Abu Dhabi, sapevo che sarebbe stata una competizione difficile, che avrebbe richiesto l’uso di tutte le mie energie, si svolgeva sul deserto in un percorso di circa 22 km, su un letto di sabbia finissima, con un clima arido ed una temperatura ardente, in fondo era un mondiale non poteva essere facile!.
Il 4 dicembre alle 10,30 mi trovavo lì, in quella linea di partenza a fianco ai miei amici di viaggio, dopo il conto alla rovescia dello speaker è iniziata una gara che diventava dura metro dopo metro su quella sabbia finissima, dove si sprofondava ad ogni passo, il carico alle gambe aumentava metro dopo metro, ostacolo dopo ostacolo. Muri, Monkey, trasporti di secchi e sacchi di sabbia da 20 e più chili in quelle immense montagne sabbiose mi mettevano in ginocchio, sono stato costretto a volte ad usare le mani per cercare un appiglio che mi aiutasse a tirar fuori quelle scarpe che scomparivano sotto la sabbia rovente. Oltrepassavo una duna ed ero soddisfatto, ma lì dietro ce n’erano altre ancora più alte, e quella sabbia finissima entrava dentro le scarpe, ed il piede iniziava ad essere stretto ed è iniziata la sofferenza.

Il sole cocente delle 12, a circa 10 km. dalla partenza, ha trasformato la mia gara in una sfida contro il dolore, si erano formate delle vesciche ai talloni alle dita e sotto la pianta del piede, fui così costretto a togliere le scarpe proseguendo la sfida a piedi nudi per 12 lunghissimi chilometri su quella sabbia rovente in un continuo dolore, le scarpe dovevano oltrepassare la finish line insieme a me, e quindi in ogni ostacolo le indossavo per oltrepassarlo, il dolore, ostacolo dopo ostacolo, mi stava distruggendo, ma non potevo fermarmi, non volevo fermarmi, e così ho continuato la mia sfida cacciando fuori tutta la mia energia, nonostante il dolore tentava di fermarmi, scendevano le lacrime dagli occhi e dalla mia bocca uscivano solo poche parole, dicevo: ce la devo fare fino alla fine, costi, voglio tagliare il traguardo. I chilometri passavano lentamente ma io ero sempre lì, a piedi nudi e con le scarpe nelle mani, fino a raggiungere quelle due bandiere che delimitavano l’inizio dell’ultima discesa. Ce l’ho fatta, dopo avere oltrepassato gli ultimi 3 ostacoli, e dopo qualche metro ho indossato la medaglia al collo, ed ho gridato, ce l’ho fatta.

Dopo tante sofferenze era finita. Era arrivato il momento di godermi quella fantastica emozione, il mio obiettivo era ben diverso vista la preparazione affrontata, ma gli imprevisti fanno parte del gioco e quindi finire quella gara è stata per me una grande soddisfazione”.
L’atleta parchitano, qualificato già per gli Europei e Mondiali 2022, ha terminato l’intervista dicendo “bisogna sognare e fare di tutto per realizzare i propri sogni, e gli obiettivi 2022 sono alle porte”.
Seguite le sue avventure sulla sua pagina Istagram @giovanni_spartan_race e su Facebook “Giovanni Di Gaetano”.