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Alessio Terrasi (foto archivio)

Alessio Terrasi, un parchitano in cerca di gloria

| Paolo Bonatti | Sport

L’atleta altofontino, che corre per il Parco Alpi Apuane, comincia ad emergere nel panorama nazionale

ALTOFONTE, 5 settembre – Storie di atletica, sport che riesce a far battere il cuore con i Mennea, Cova, Simeoni, Tortu, Baldini, Bordin, con tanti altri... Ma in fondo povero, fratellastro del principe Calcio. Per farlo ci vuole umiltà, tanti sacrifici, fisici, mentali, e mi diceva Alessio: "quando preparo la maratona, tutte le sere vado a letto presto, anche al sabato, la domenica".

Ma se non vinci una olimpiade, i mondiali, nessuno ti conosce, conosce le tue rinunce. In pochi conoscono Alessio Terrasi, ragazzo siciliano di Altofonte, militante nel Parco Alpi Apuane, che non é la Juventus né il Chievo, ma rientra sempre nelle prime 5 società italiane. Alessio negli ultimi anni ha migliorato i suoi tempi e debuttato in maratona a Valencia con 2 19 e 56, che gli é valso il 10 tempo italiano nel 2017. Ad aprile si é presentato tra gli atleti top alla maratona di Milano facendo una quarta piazza tra gli italiani, sempre con la massima umiltà, quasi a non voler disturbare coloro che correvano al suo fianco. Da aprile in poi tanti buoni piazzamenti, superando anche qualche atleta di colore, diventando il più importante runner della sua Sicilia, coccolato dal compaesano Salvatore Antibo, indimenticato atleta di rilevanza mondiale, ed allenato da Tommaso Ticali, allenatore di top runner del calibro di Anna Incerti e Massimo Modica. Alessio con il suo passo leggero, elegante, ma che sa diventare potente all'occorrenza, con il suo ciuffo appuntito verso il cielo, continua ad allenarsi con caparbietà, continuando anche il suo lavoro. Sveglia alle 5 e 30 per allenarsi, poi il lavoro, e alla sera di nuovo allenamento. Un giorno dopo aver vinto una gara di cross, ancora ansimante, mi disse: "Paolo, i sacrifici pagano sempre".

E lui lo sa bene. Ad Alberobello, sabato 1 settembre, campionato italiano 10.000mt su strada, su un caldo percorso ondulato, con buone risalite, ha fatto sì che i diretti avversari si lanciassero avanti, lui stringendo i denti si é attaccato dietro loro, non cedendo metri né nelle salite né nelle discese, ed all'ottavo chilometro, sentendo il profumo del traguardo, ha lasciato che le sue gambe scorressero libere recuperando atleti di grande importanza, incurante della loro nazionalità, classificandosi sesto italiano! A soli 5" da quella piazza che gli avrebbe consentito la premiazione. Si solo 5 italiani sono stati più veloci di lui. E ora lo atteendiamo, il prossimo 16 ottobre sulle strade della maratona di Berlino, pronti a lasciarci incantare da quella corsa leggera, semplice e facile, che rappresenterà la sua Sicilia, il suo Parco Alpi Apuane, la nostra Italia, con la sua umiltà! Comunque vada Grazie Alessio!

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