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Il portiere del Real Parco, Marcello Latino

Real Parco, parla il forte portiere Latino: “Non lascio la squadra”

| Enzo Ganci | Sport

“Insieme ai compagni, sino alla fine, lotterò per raggiungere la salvezza”

ALTOFONTE, 29 novembre – In un'intervista rilasciata a Nando Bentivegna, addetto stampa della società e collaboratore di Altofonte News, il forte portiere del Real Parco, Marcello Latino, ridimensiona le voci riguardanti un suo possibile addio alla casacca gialloblu.

L’estremo difensore dei parchitani ammette che in momenti di sconforto, causati dalla crisi di risultati che la formazione guidata da mister Mosca sta vivendo, ha pensato di lasciare la squadra, ma dopo un confronto con la società, insieme ai compagni, nonostante i sacrifici derivanti da impegni lavorativi, che limitano la disponibilità di tempo per allenarsi, ha deciso di continuare l’attuale esperienza. Nelle parole di Latino, è evidente l’intenzione e la determinazione a impegnarsi al massimo, insieme ai compagni, per raggiungere la salvezza, che al momento appare un vero miracolo sportivo.

“A quanto pare in giro o su internet, è girata la voce che io andassi via a dicembre – racconta il portiere - ...non nascondo e devo ammettere che effettivamente c è stato un momento nel quale ho pensato di mollare e andare via, e quindi si sa com’è quest’ambiente, una parola o un qualcosa detta in un modo, poi viene ingigantita o riportata in un modo errato. Purtroppo quando si incappa in momenti come quello che stiamo passando, in cui tutto va storto e le sconfitte arrivano sabato dopo sabato, lo sconforto e l’abbattimento generale prendono il sopravvento e allora la cosa più facile è pensare di abbandonare una barca che sta affondando.
Dopo aver avuto un confronto con la società ho deciso che rimarrò qui cosi come il resto dei miei compagni, e di metterci la faccia in tutti i casi,sia quando arriveranno le sconfitte, sia quando, speriamo presto, arriveranno le vittorie…come abbiamo sempre fatto! Non è semplice “battagliare” quando incontri squadre come il Cefalù, il Rogit o quasi tutte le altre compagini del campionato, con organici formati da professionisti che fanno questo sport come lavoro e si allenano 7-8 volte alla settimana, mentre noi dobbiamo fare i conti con i nostri lavori facendo sacrifici anche per andare al campo ad allenarci…noi comunque cercheremo in tutti i modi di compiere quello che adesso sembra un vero e proprio miracolo sportivo, ovvero raggiungere la salvezza il prima possibile e lottare sabato dopo sabato.
Sono fiducioso… e sono sicuro che daremo tutto fino alla fine”.

 

Alotta-Altofonte
Alotta-Altofonte