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Problemi ad una caviglia, Floriani non passa le batterie a Rio de Janeiro

L’atleta trentino-parchitano comunque soddisfatto: “Una stagione fantastica”

RIO DE JANEIRO, 16 agosto - Niente da fare per il trentino-altofontino Yuri Floriani che nei 3.000 siepi ieri a Rio dei Janeiro non ha centrato la finale. Alla sua seconda Olimpiade ( arrivò 13° a Londra nel 2012), l’atleta azzurro ha corso nella prima batteria del girone e si è piazzato al decimo posto, con 8'40'80, 32° quindi nella classifica complessiva.

Yuri Floriani (per l’Italia era impegnato anche Abdoullah Bamoussa), pur lottando come un leone, non è sembrato in grado di giocarsela con i migliori. Al parchitano d’adozione un infortunio alla caviglia non ha permesso di dare il massimo.
Nella prima batteria la gara è partita molto bene, ed è stata caratterizzata da un ritmo sostenuto. Il nostro azzurro al secondo giro di pista è rimasto a metà classifica, ma mantenendo comunque un buon ritmo. A metà gara Yuri Floriani è sembrato essere molto affaticato, tanto da passare al terzultimo posto nella classifica di questa prima batteria, mentre in testa è rimasto fin dall’inizio della competizione Benjamin Kiplagat dall’Uganda.
Ai 2400 metri c’è stata una buonissima reazione di Yuri Floriani, che è sembrato essersi risvegliato e ha iniziato a superare i suoi avversari con grande ritmo. La batteria si è conclusa poi con la prima posizione dello statunitense Hillary Bor con il tempo di 8’25”01, al secondo si è piazzato Soufiane Elbakkali in 8’25”17 e al terzo il keniano Ezekiel Kemboi con un tempo 8’25”51.
“Una stagione fantastica – fa sapere l’aatleta azzurro sul suo orofilo Facebook – dove ho avuto un sacco di soddisfazioni: la riconquista di un titolo "Italiano" di grande valore, una bella finale europea. Non posso lamentarmi perché alle volte non si può chiedere di più al proprio fisico. Un cedimento proprio nella gara che conta. Rabbia, pianti, ripensamenti ai tanti sacrifici fatti per poi stringere i denti solo per dover terminare la gara al 50%delle proprie capacità.Siamo fatti di pelle e ossa ed anch'io sono un semplice atleta che sogna a volte anche l'impossibile.
Ripeto un grande anno indimenticabile – aggiunge Floriani – Amicizie sempre più importanti e rapporti sempre più solidi. Una splendida famiglia Quindi va bene così di piu non posso chiedere. Si guarda al futuro, ai prossimi impegni con un bel sorriso che la vita e' bella e soprattutto unica”.