L’importante studio è stato effettuato dalle altofontine Rosalia Marfia e Serafina Sciortino. LE FOTO
ALTOFONTE, 7 aprile – Ieri pomeriggio, nell’affollata chiesa Madre di Altofonte, è stata presentata alla cittadinanza la trascrizione, curata da Rosalia Marfia e Serafina Sciortino, del manoscritto intitolato “Origine e Fondazione della Real Badia di Parco” del canonico parchitano Giovan Battista Lo Cicero nato a Parco nel 1823 deceduto alla giovane età di 29 anni.
L’opera originale composta da 174 pagine datata approssimativamente 1847 -1952, dopo un attento studio, è considerata dalle curatrici della trascrizione la prima opera manoscritta che racconta di Parco. La presentazione della trascrizione è avvenuta a conclusione dell’anno giubilare che celebra il 250° dell’istituzione della parrocchia Santa Maria d’Altofonte. Molto felice, per il risultato ottenuto, Padre Nino La Versa che ha raccontato l’incontro quasi casuale, che poi ha portato all’affidamento del compito di studio del manoscritto, con le concittadine Rosalia Marfia, dottoressa in Lettere Moderne e Serafina Sciortino, Antropolaga, che con il loro impegno di studio e ricerca presso gli archivi del Comune di Altofonte e della Curia Arcivescovile di Monreale hanno anche individuato l’autore del manoscritto, che risultava non firmato da Giovan Battista Lo Cicero, che ha lasciato anonimamente, alla memoria dei parchitani, la storia gloriosa e bella dell’Abazia di Santa Maria d’Altofonte.
Nel corso della presentazione don Giovanni Vitale, direttore dell’Archivio Storico diocesano di Monreale e le curatrici della trascrizione hanno parlato molto della figura e del lavoro di Giovan Battista Lo Cicero, ed è emerso, tra le tante altre informazioni, che l’autore del manoscritto amava profondamente la bellezza del Parco e chiamava i residenti “parchesi” . A conclusione della presentazione il sindaco Angelina De Luca ha voluto elogiare il lavoro svolto delle curatrici della trascrizione e la sua rilevanza. Il sindaco e padre La Versa si sono impegnati a fare il possibile,anche con l’aiuto volontario dei concittadini, affinchè l’importante patrimonio monumentale, storico ed culturale di Altofonte venga valorizzato.