Altofonte, presentato il comitato per il “no” alle riforme costituzionali

Numerosi i cittadini intervenuti all’iniziativa. LE FOTO

ALTOFONTE, 3 luglio – Ieri pomeriggio, presso il salone parrocchiale di Altofonte si è tenuta la presentazione ufficiale del Comitato per il No alle riforme costituzionali, con una conferenza dal titolo “Le ragioni del No”.

L’iniziativa si è svolta alla presenza di un consistente numero di cittadini che hanno raccolto l’invito a partecipare a testimonianza del loro interesse sui temi trattati, i componenti del direttivo del Comitato formato da dottori Francesca Ciaccio, Vincenzo Di Liberto, Salvatore Gambino, Salvatore Corsale e Gaspare Gioè, che hanno elencato le ragioni che spingono a votare per il No alle riforme costituzionali.
L’avvocato Francesca Ciaccio, coordinatrice del comitato, ha aperto la manifestazione parlando del percorso che ha portato alle scrittura del testo delle riforme costituzionali soggette ad approvazione mediante referendum mettendo in evidenza che chi ha votato le riforme è stato eletto mediante il porcellum che è stato ritenuto incostituzionale e dunque non gode di legittimazione ed anche il governo che ha voluto le riforme non è anch’esso legittimato da una votazione popolare che lo ha scelto ma è figlio di giochi di potere.
Le riforme costituzionali soggette a referendum non rispettano quanto i 75 componenti della commissione guidata da Meuccio Ruini avevano sottolineato affermando che la Costituzione Italiana che si stava scrivendo doveva essere piana, semplice, comprensibile al contrario da quanto contenuto nel testo oggetto delle riforme. Anche la riforma del senato che non è elettivo è espressione di potere e di fatto non lo abolisce snellendo i percorsi legislativi in quanto esso entra ugualmente nel merito delle questioni.

Gaspare Gioè, iniziando il suo intervento, ha voluto ricordare le vittime del terrorismo in Bangladesh ed ha espresso solidarietà verso le famiglie colpite dai lutti. Ha evidenziato che a suo avviso l’abolizione del senato non incide in maniera importante sui tagli dei costi della politica e della pubblica amministrazione visto che non sono tagliati i dirigenti a capo di enti inutili che non sono una risorsa per il funzionamento delle macchina dello stato ma bensì serbatoi di voti a disposizioni di chi è al potere.
Gioè ha anche criticato le continue modifiche della legge elettorale affermando che è importante di più la rettitudine dei politici, il cambiamento delle legge elettorale a suo avviso è solo in funzione al mantenimento del potere ricordando la sua esperienza di emigrante in Germania che lo ha fatto essere osservatore attento della politica tedesca che tanti anni fa aveva eletto cancellieri Kohl e Schmidt con la stessa legge con la quale decenni dopo è stata eletta l’attuale cancelliere Merkel e dunque non è vero che leggi elettorali devono cambiare per adeguarsi all’evoluzione dei tempi – per quanto riguarda la costituzione va solo applicata e non modificata a convenienza di governa.

Molto sintetico l’intervento di Salvatore Gambino che ritiene che attualmente in Italia vige una repubblica del Premier e sono in pochi a decidere a secondo la propria convenienza.

L’avvocato Di Liberto ha affermato di essere entusiasta di essere coinvolto in prima persona a lottare per le ragioni del No e pur essendo “solo un residente” poco coinvolto e presente nella vita sociale di Altofonte si è mostrato determinato ad intraprendere attività di sensibilizzazione dei residenti sui temi inerenti le riforme costituzionali ricordando che nel prossimo referendum non esiste quorum e sarà decisiva per l’approvazione o bocciatura la maggioranza di coloro che voteranno e vista l’importanza della Costituzione non si può lasciare decidere ad un numero limitato di votanti ricordando ancora insieme all’avvocato Ciaccio che la Costituzione della Repubblica Italiana fu votata dall’88% degli aventi diritto al voto.

Salvatore Corsale ritiene che la carta costituzionale scritta dai padri costituenti è una buona Costituzione e si deve impedire di distruggerla affermando che ha sempre lottato anche all’interno del suo schieramento politico di riferimento affinché i rappresentanti siano espressine del voto popolare e non eletti dall’alto e le leggi e le riforme vanno fatte con la partecipazione dei cittadini.

Il coordinamento ha dato appuntamento ai numerosi presenti a dopo le vacanze estive per organizzare una serie di manifestazioni inerenti la sensibilizzazione sui contenuti dei quesiti referendari.