Altofonte, studenti come sardine, il trasporto pubblico ogni giorno è un caos

Insufficienti i mezzi che portano i ragazzi a Palermo, protestano i genitori

ALTOFONTE, 14 ottobre – Storie di Odissee, di Maratone, di viaggi sfiancanti. Insomma storia di disagio. Disagio quotidiano che colpisce una delle fasce più giovani della popolazione: quella costituita dagli studenti pendolari che quotidianamente lasciano Altofonte per andare a scuola.

Solo pochi chilometri separano il comune parchitano da Palermo. Sembrerebbe, ad una prima valutazione, un’impresa agevole raggiungere il capoluogo per frequentare quelle scuole superiori che ad Altofonte mancano.
Eppure non è così e chi vuole andare a scuola deve armarsi di buon mattino di santa pazienza e deve essere assistito dalle energie fisiche, oltre che dall’immancabile buona sorte. Per prendere la corriera dell’Ast, che parte alle 7 del mattino, è opportuno piazzarsi alla fermata al massimo alle 6,30, sfidando il sonno, ma soprattutto le intemperie e d’inverno pure i rigori del freddo.
Il motivo di tanta fretta è l’esiguo numero di mezzi a disposizione dei pendolari altofontini che sono costretti a viaggiare come le sardine se vogliono arrivare puntuali in classe, evitando i rimproveri degli insegnanti. E la scena si ripete al ritorno degli studenti da scuola, quando i ragazzi, ancora più stanchi per la mattinata faticosa, fanno ritorno ad Altofonte, “sbarcando” nella piazza del paese, come provenienti da una stiva di una nave. Certamente non un bel vedere per chi assiste, ma soprattutto non una bella vita per chi, quotidianamente è costretto a questo tour de force.
A ciò va aggiunto che a volte qualche corsa salta e quando non salta a volte qualche studente meno rapido degli altri ad accaparrarsi il posto sul bus, è costretto a rimanere a terra perché scatta il classico “completo”, arrivando pertanto a scuola con notevole ritardo.
Al Comune, assicurano in municipio, pagano le quote relative al trasporto degli studenti che gli competono, ma le lamentele relative al servizio sono sempre più frequenti.
Il sindaco, Nino Di Matteo ed il vice Giuseppe Castellese fanno sapere di aver avuto un colloquio con il direttore dell'Ast, alla presenza di alcuni genitori che hanno protestato, ricevendo rassicurazioni e l'impegno da parte dell’azienda per migliorare il servizio. I parchitani attendono che alle promesse facciano seguito i fatti, frattanto gli studenti “pedalano” con fatica per non compromettere il loro anno scolastico.