Autunno, tempo di funghi: le regole per la raccolta e il consumo in sicurezza

Il modo migliore per coniugare le passeggiate nei boschi e l'appagamento del gusto

ALTOFONTE, 2 ottobre – La stagione autunnale, grazie alle piogge frequenti e alle temperature idonee è quella più “remunerativa” per la raccolta dei funghi spontanei.

Da sempre, andare per funghi nei boschi rappresenta per gli appassionati un modo piacevole per coniugare una sana e salutare passeggiata nei boschi, in uno dei periodi dell’anno più suggestivi per colori e profumi, con l’appagamento dei sensi del gusto grazie a questi stupendi “frutti” della terra.
Ancora oggi, però, non tutti sono a conoscenza che da qualche anno in Sicilia, in ossequio alla L.R. 1 febbraio 2006, n. 3, per poter praticare questa attività, anche a livello amatoriale, è necessario essere muniti di tesserino per la raccolta dei funghi epigei spontanei.
Il tesserino abilita alla raccolta su tutto il territorio della Regione ed è rilasciato, su istanza degli interessati dal Comune di residenza, previa esibizione di un attestato di frequenza e superamento di un corso di formazione micologica della durata minima di quindici ore, predisposto da associazioni e enti autorizzati dalla Regione.
Il tesserino può essere rilasciato nelle seguenti ipotesi:
a) tesserino amatoriale, consente al titolare di raccogliere sino a quattro chilogrammi di funghi al giorno, ha un costo fissato in euro 30,00 annuali;
b) tesserino professionale, rilasciato a coloro che effettuano la raccolta al fine di integrare il proprio reddito, consente al titolare di raccogliere sino a dodici chilogrammi di funghi al giorno, ha un costo fissato in euro 100,00 annuali;
c) tesserino per la raccolta ai fini scientifici, rilasciato a soggetti pubblici e privati, per la raccolta di qualsiasi specie fungina per comprovati motivi di studio, ricerca o per la realizzazione di iniziative aventi carattere scientifico, nelle quantità strettamente necessarie per dette finalità, ha un costo fissato in euro 30,00 annuali.
Il mancato possesso del tesserino, o altre violazioni alle norme, comportano l’applicazione di sanzioni amministrative e la confisca dei funghi raccolti.
Dalla raccolta al consumo bisogna però fare molta attenzione e il solo corso non è sufficiente a rendere il raccoglitore un esperto conoscitore di funghi, in grado di discernere tra specie pericolose e non. Ecco perché, ogni qual volta si raccolgono funghi, è vivamente consigliato rivolgersi alle ASP competenti per territorio, dove sono presenti dei micologi esperti che possono certificare la commestibilità o meno delle specie fungine raccolte.