I carabinieri, frattanto, hanno acquisito alcune immagini
ALTOFONTE, 1 agosto – C’è forte senso d’indignazione in paese dopo l’incendio che ha visto bruciare i due scuolabus che erano parcheggiati davanti la scuola don Milani. Il rogo, oltre a distruggere i due mezzi, peraltro prossimi alla rottamazione, ha danneggiato il prospetto della scuola, anneritosi per le fiamme.
Anche diversi vetri sono andati distrutti. Una conta dei danni più precisa la si potrà conoscere nei prossimi giorni, così come gli sviluppi delle indagini, affidate ai carabinieri della stazione di Altofonte, che hanno già visionato alcune immagini registrate da delle telecamere poste nei pressi della scuola. A nome della comunità altofontina parla il sindaco, Nino Di Matteo che biasima un gesto che mortifica l’intera cittadina: “Se dovesse farsi strada l’ipotesi della matrice dolosa – fa sapere il primo cittadino – non possiamo fare altro che condannare il gesto. Evidentemente questi ragazzi anziché andare a dormire, ritengono che sia meglio trascorrere il tempo con questi passatempi. Eppure facciamo tanto per garantire ai nostri giovani delle attività sane, diverse da questa. Attendiamo, però, perché le indagini condotte dai carabinieri nei prossimi giorni potrebbero rendere più chiara la situazione”.
Frattanto, c’è chi come il Gruppo Altofonte Attiva, sulla propria pagina facebook solleva la questione sicurezza. “Chiediamo la convocazione del Consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente – si legge in una nota – per esprimere la condanna a questo vile gesto di inciviltà”.
Alcuni residenti lamentano di avere già sollevato il caso della scuola don Milani alle Forze dell’Ordine, dal momento che sono già diversi gli episodi che hanno visto protagonisti alcuni ragazzi del paese, soprattutto a tarda ora.