Conclusi i festeggiamenti in onore della patrona del Parco e delle sue acque. LE FOTO
ALTOFONTE, 27 luglio – La devozione non conosce crisi. Sembra questo il messaggio uscito fuori ieri sera al termine dei festeggiamenti in onore di Sant’Anna, patrona di Altofonte e delle sue acque. Una devozione che in terra parchitana resiste inossidabile alle corrosioni del tempo.
Ieri in paese si è svolta la giornata conclusiva, quella in cui il calendario celebra la madre della Madonna e che ad Altofonte significa messa solenne, majorettes, banda e soprattutto clima di festa. Giornata che si conclude, però, con la tradizionale processione e con i giochi artificiali.
Anche quest’anno il copione è stato rispettato, con il simulacro che è stato portato in giro per le vie del paese dove tutti i devoti hanno potuto rendergli omaggio.
L’edizione di quest’anno è stata la numero 245 della festa, da quando, nel 1771 il parroco di allora, don Bartolomeo Gioitti scelse Sant’Anna quale tutrice di Altofonte. Da quel giorno la devozione non ha fatto altro che aumentare, soprattutto dopo che, come vuole la leggenda, la Santa ripristinò miracolosamente lo scorrere dell’acqua (della quale è anche protettrice) dalla fonte, dopo che questa si era misteriosamente prosciugata.
Insomma, anche quest’anno Altofonte ha fatto ricorso alla propria cultura ed alle proprie tradizioni per rinnovare una devozione che è ancora viva.