I colori dei bambini

Una riflessione sull’attenzione che dobbiamo dedicare ai più piccoli

ALTOFONTE, 12 giugno – I bambini, quelli già venuti al mondo e quelli che verranno, hanno delle particolari esigenze specifiche, paritariamente maschi e femmine, a cui le mamme e i papà devono volendo e potendo sapere rispondere, sia sul piano linguistico che su quello concreto.

Una tra le persone a me più cara al mondo mi raccontò che in un pomeriggio assolato accompagnò il suo bellissimo bambino dai capelli d’oro, al parco e mi disse che lui si era divertito, aveva fatto tante belle scoperte. Ora io penso che noi esseri umani ai bambini che ci sono e a quelli che verranno dovremmo offrire un mondo pieno di gioia, di parchi e di scoperte continue in perenne divenire, perché la felicità sta nella scoperta di un equilibrio che non è mai uguale a se stesso, ma si ripete sempre in modo diseguale e noi dobbiamo offrire un mondo pieno di colori ad eccezione di uno, il grigio del cemento perché, nell’ipotesi in cui noi nell’avvenire non riusciamo a determinare una città a misura di bambino, rischiamo di avere dei bambini infelici e dei genitori frustrati perché non hanno una vita umanamente accettabile con dei ritmi civili.

Con quest’ultima affermazione intendo che la società deve creare un sistema attorno ai bambini che sia in grado di tutelarli e di accoglierli perché un genitore non deve pensare di andare a lavorare per mantenere se stesso e i bambini, ma di avere anche del tempo per giocare e stare insieme: solo in questa maniera possono essere trasmessi i valori dell’accoglienza e della solidarietà perché una mamma e una papà devono essere accoglienti e non esserlo perché sempre affrettati o perché troppo stanchi per avere lavorato e non aver lavorato perché disoccupati o in cassa integrazione.

I bambini della nuova generazione hanno un grande vantaggio: quello di essere nati in un mondo tecnologicamente avanzato che deve essere utilizzato in modo corretto, nel modo più umano possibile e riempito di contenuti umanamente pregni e limpidi che siano in grado di fare battere il cuore e fare emozionare l’essere umano. Il bambino e tutta l’umanità in generale che della tecnologia si avvale per realizzare concretamente e non solo in modo utopistico l’armonia che fa bene al bambino che c’è anche dentro di me e a quelli che verranno.

Quest’articolo, oltre ad essere dedicato ai bambini presenti e futuri e a tutti coloro che vorranno essere dei buoni genitori ed è dedicato a tutti quei bambini il cui corpo è cresciuto e che sono diventati uomini e donne ma non per questo hanno dimenticato l’essere fanciullo che alberga dentro di loro, perché è l’essere fanciullo che li fa sperare in un mondo migliore.