Vince il Canicattì, ma il Monreale non dispiace

Al PalaLivatino finisce con un 4-1 bugiardo. Ora comincia l’operazione Coppa

CANICATTI’, 11 gennaio – “Noi siamo il Canicattì” diceva l’inno della società di casa, sparato a palla nel bellissimo impianto del PalaLivatino, piccolo, ma confortevole. Ed aveva ragione. Il Canicattì ha motivo di tirare fuori il proprio orgoglio, ma anche il Monreale, sotto questo aspetto, ha detto la sua e l’ha detta bene.

Anzi, se la fortuna in qualche circostanza si fosse girata dalla parte biancazzurra, forse la partita avrebbe preso un’altra piega. Ma, come si dice: “con i sé e con i ma la storia non si fa”. E la storia oggi ha detto Canicattì. Onore ai biancorossi di mister Giardina, quindi, che hanno vinto per 4-1, ma a guardare in casa propria, il bicchiere, nonostante la sconfitta, lo si può considerare mezzo pieno. Il Monreale ha sofferto, soprattutto nel primo tempo di fronte ad una squadra che giocava a memoria, trascinata da un grande Madonia e da un Isgrò preciso e puntuale come le tasse, ha subìto un uno-due che avrebbe abbattuto pure un rinoceronte, ma ha avuto il grande pregio di restare in partita. Poi nel secondo tempo, quando ha accorciato le distanze, ha fatto tremare il Canicattì, facendo capire a tutti di essere una squadra di rango. Purtroppo gli episodi non hanno detto nulla di buono ai biancazzurri e quando al 22’ è arrivato il 3-1 il cammino è diventato davvero in salita. Il 4-1 finale, siglato da Madonia, con un gol da grande distanza, non ha aggiunto nulla al match, se non gli applausi e i complimenti per il bel gesto tecnico. Insomma se il 4-1 riempie giustamente d’orgoglio la squadra di casa, non deve assolutamente abbattere il Monreale, che esce da campo a testa alta e con animo sereno.


La cronaca dice che il Canicattì è passato in vantaggio al 12 con Sirone, bravo a ribadire in rete un bell’invito di Madonia. Raddoppio locale due minuti dopo, propiziato stavolta da un errore in fase di ripartenza, sempre col pivot locale.
Nella ripresa, come detto, decisamente un altro Monreale, più sciolto e pericoloso e quando al 12’ Carletto Hamici metteva dento il pallone del 2-1 si capiva che il match sarebbe diventato ancor più interessante. Per ampi tratti i biancazzurri hanno ruggito, hanno messo paura padroni di casa, hanno sfiorato il gol, che però, purtroppo, non è arrivato. Poi al 22’ una palla persa ha consentito a Moncada di trafiggere ancora una volta Gabriele Di Maria da meno di un metro. A tempo scaduto è arrivato il gol di Madonia, con la porta del Monreale sguarnita per la scelta disperata di giocare con cinque giocatori di movimento, ma soprattutto con la precisione balistica di un giocatore apparso per distacco “el hombre del partido”.
Adesso ci sarà da concentrarsi sul solo obiettivo della “final four” di Coppa, in programma sabato prossimo al PalaMaira. Inutile dire che è un appuntamento storico per il futsal monrealese e come tale andrà considerato. Col massimo rispetto per gli avversari, ma pure con la consapevolezza di essere una squadra con gli attributi. Da domani l’operazione Coppa inizia ufficialmente. Aspettiamo tutti in trepidante attesa.