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Ninni Gambino e il suo linguaggio del cuore

| Stefano Gorgone | L'opinione
fumetto di Stefano Gorgone

Carissimo direttore,
anch'io avverto il dovere di rendere un commosso omaggio alla memoria della signora Ninni Gulì in Gambino.

Con la sua dipartita ci lascia una mamma ed una nonna infinitamente amata dai familiari tutti ed una docente che in anni ormai lontani è stata una voce autorevole della scuola “Pietro Novelli”. Sono stato suo giovane collega negli anni 70/80, in un tempo in cui l'istituto scolastico poteva contare su docenti di grande statura morale e culturale come Bandiera, Bonomo, Comandè, Giambruno, Grippi, Gullo Messina, La Mantia, Li Calsi, Lo Monaco, Mancuso, Noto, Sbacchi, Sciortino, Sole, Vitale, docenti ricchi di esperienza e di umanità, custodi di un patrimonio di ideali, di esperienze significative al servizio dell'educazione e della scuola.

Di quegli anni ho il ricordo indelebile di rapporti umani e professionali leali e rispettosi, di un clima di famiglia che trasmetteva tanta fiducia in sé stessi.
La signora Gambino è stata una docente retta e saggia, con una spiccata passione educativa, sempre attenta a valorizzare le qualità ed i talenti dei propri alunni, con particolare riferimento a coloro che appartenevano alle famiglia più disagiate, che allora a Monreale erano davvero numerose. In un tempo in cui il contesto scolastico era classista ed autoritario, si mostrava sempre attenta a favorire un'atmosfera democratica sapendo stare accanto ai suoi alunni e privilegiando il linguaggio del cuore.

Una particolare attenzione riservava pure alle vicende sociali e politiche della nostra città, una sensibilità che ha saputo trasmettere ai suoi figli. Collocata in pensione nel lontano 1988, seguiva sempre con interesse le vicende della sua scuola e, finché le condizioni di salute gliel'hanno permesso, non mancava di partecipare alle iniziative più significative.
Erano rimasti immutati la sua fedeltà allo spirito delle origini ed il suo senso di appartenenza alla scuola “Novelli” che ho avuto modo di apprezzare molto anche in occasione del mio collocamento in quiescenza.
Nella profondità del suo animo la signora Gambino è rimasta sempre una vera custode dell'identità della “sua scuola” . A Lei va il mio commosso ricordo, la mia più sincera gratitudine e quella dei tanti monrealesi che hanno avuto il privilegio di conoscerla.

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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