Se prevale il senso di comunità

MONREALE, 16 maggio – Il gesto è semplice, quasi banale. Dura pochi secondi e quasi non ce ne si accorge. Il suo valore, però, è enorme e di vitale importanza. Da questo dipende il futuro di tutti noi. La possibilità di ritornare, speriamo presto, ad un’accettabile soglia di normalità.

Parliamo, ovviamente, delle vaccinazioni, unica strada ragionevolmente percorribile per uscire fuori dalle sabbie mobili della pandemia, che fortunatamente, anche a Monreale ha subìto un’accelerata notevole grazie anche all’allestimento del hub vaccinale di San Gaetano di questo weekend, al quale hanno aderito circa mille concittadini.
Numeri importanti, quelli di questa prima, riuscitissima esperienza. Numeri, che – così come ha lasciato intendere l’amministrazione comunale – potranno essere impinguati nelle prossime settimane, se, come sembra, l’appuntamento potrà essere riproposto.
Doveroso, innanzitutto, senza tema di piaggeria, alla quale non siamo abituati, formulare i complimenti più sinceri a chi ha realizzato tutto ciò: a cominciare dall’amministrazione comunale, ma pure a chi – e sono stati in tantissimi – ha ritenuto giusto dare il proprio contributo alla causa. Dal personale sanitario, a quello amministrativo a quello tecnico-operativo.
Tutti, chi più chi meno, hanno portato il loro onesto mattoncino alla realizzazione di questa pregevole iniziativa, che resterà a lungo nella memoria dei monrealesi. E tutto, fortunatamente, in un clima di grande collaborazione, con lo sguardo rivolto ad un futuro meno plumbeo.


E questo, in assoluto, è stato l’aspetto più importante ed al tempo stesso più bello di questa proficua tre giorni vaccinale, al di là del conforto, pur importante, dei numeri: l’aver riscoperto il senso di comunità. L’essere andati tutti nella stessa direzione, l’avere remato tutti dalla stessa parte. L’aver perseguito un importante fine comune. L’essersi sentiti tutti protagonisti di una rinascita che passa obbligatoriamente dalle immunizzazioni al virus. Da una piccola, ma importantissima puntura.
Adesso abbiamo qualche motivo in più per sorridere. Il traguardo non è poi così lontano, ce lo auguriamo tutti, ma dipende principalmente da noi e da iniziative come questa. E i tavolini all’aperto che da adesso torneranno a caratterizzare le nostre strade e che ospiteranno – ci auguriamo – numerosi clienti fra concittadini e turisti, saranno la cornice al quadro di un paese che vuole tornare presto a vivere.