La creatività di Franco Battiato e le sue disarmonie di pensiero

Praino è un piccolo paesino siciliano che si trova nella zona di Milo, dove il maestro Battiato ha vissuto per tanto tempo con la madre e la zia. Oggi mercoledì 19 Maggio, si sono celebrati i funerali di Battiato, in forma privata e riservata nella villa del cantautore.

La cerimonia funebre, considerando la grande religiosità di Battiato, è stata presieduta da un sacerdote amico, don Saro Accursio. Da notizie riservate si è appreso che la salma del Nostro sarà cremata e le ceneri saranno conservate in una piccola urna funeraria, presso la cappella di famiglia. Certamente Milo, alle falde dell’Etna, resterà famosa come città natale del Maestro e come sede di una sala d’incisione, sita all’interno della villa di Franco, che era solito percorrere a piedi la stradella rustica che lo portava in centro per gustare un caffè nero bollente.
Battiato parlò della sua casa nel brano Giubbe Rosse. Preferisco ricordare il leopardiano maestro siciliano come un fratello tra milioni di fratelli e sorelle del nostro Pianeta Terra. Sul fronte della Musica Leggera, continuerò ad amare il Rock duro, il Jazz, la Fusion, il Blues. Ho stimato Battiato per il suo infinito percorso musicale, che gli ha permesso di contaminarsi con stili, suoni, arrangiamenti di grande profilo. Non potrei trascurare la profonda creatività di Battiato, legata alle sue disarmonie di pensiero che albergavano nella sua mente creativa e lo proiettavano verso una continua dialettica propulsiva come il fiume di Eraclito, dove tutto scorre ed è impossibile bagnarsi per due volte nelle stesse acque. Non scriverei mai un Epitaffio per ricordare Battiato, ma esclamerei soltanto: Eppur si muore! Non ho mai considerato Franco, né il Poeta dell’amore, né delle Cure, né degli Avvertimenti Laici in Politica. Battiato ci lascia come tutti i nostri fratelli e sorelle di questo piccolo mondo alla frutta.
COPYRIGHT ©BY SALVINO CAPUTO