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Il Pd: "Il 2010 è stato un annus horribilis"

| Enzo Ganci | Politica

I democratici fanno la loro analisi sull'anno appena trascorso

MONREALE, 2 gennaio – Di visione diametralmente opposta, rispetto a quella del sindaco Filippo Di Matteo, l'analisi elaborata dal Pd di Monreale, sul 2010, che si è appena concluso. I democratici, nella loro disamina, realizzata a firma del segretario cittadino, Walter Miceli e del consigliere comunale, Massimiliano Lo Biondo, mettono in evidenza numerosi punti, che – a loro giudizio – hanno caratterizzato in maniera negativa l'anno da poco terminato.

«L'annus horribilis di quest'amministrazione si è concluso – scrivono in una lunga nota stampa – ma le previsioni future non appaiono rosee. Dalle parole dello stesso sindaco si evince che il 2011 sarà un anno difficile. Ma difficile per chi? Come al solito per i cittadini e le forze produttive. Dove sta la novità? Dovrebbe per caso risiedere nella diminuzione dei trasferimenti statali? E allora parlino con quegli esponenti politici che come loro sostengono il governo nazionale. Tuttavia la smettano con tutto questo vittimismo. Alla base delle difficoltà, a nostro giudizio, vi sono ragioni legate al passato. Un passato non tanto lontano poiché oggi ancora presente giunta. In quest'anno l'amministrazione ha disatteso tutti i punti programmatici per i quali la stessa era stata eletta al governo della città.

Il 2010 è stato l'anno:

-        dello sforamento del patto di stabilità;

-        del disavanzo di 814 mila euro sul consuntivo 2009;

-        del pagamento di debiti fuori bilancio che risalgono a diversi anni fa;

-        dell'accumulo delle cariche pubbliche, nonostante una sentenza della Corte Costituzionale ne affermi l' incompatibilità;

-        dell'aumento dei costi a carico dei cittadini sulla gestione e la raccolta dei rifiuti;

-        del silenzio sul piano regolatore generale;

-        della diminuzione di circa 400 mila euro complessivi degli introiti dalle sanzioni per le violazioni del codice della strada (a parte ogni considerazione sulle multe che, secondo una sentenza dl Tribunale di Palermo, sono state sgravate direttamente dal vicesindaco agli amici di partito!)

-        dell' assenza dei finanziamenti promessi in campagna elettorale per gli interventi di recupero dei danni causati dalle frane che hanno  interessato  alcune strade;

-        dei continui annunci propagandistici di alcuni componenti della giunta sul salvataggio del CRES;

-        dell'assenza d'interventi degni di questo nome sulla rete idrica, viste le numerose falle che si sono verificate ultimamente;

-        del paventato aumento del 25% della tarsu, poi ritirato e sostituito da un mutuo con la Regione per sopperire all'ulteriore buco di 636 mila euro creato dalla clientelare gestione dell'ATO rifiuti;

-        della videosorveglianza sempre sbandierata ma mai utilizzata nonostante i soldi pubblici spesi;

-        dell''attesa estenuante per l'intervento edilizio sulla scuola Pietro Novelli e degli sterili annunci sull' edilizia scolastica in generale;

-        delle consulte di frazione costituite a immagine delle rappresentanze territoriali e individuali delle frazioni.

Ma come se questo non bastasse, l'offerta di servizi risulta essersi impoverita sia sul piano qualitativo che quantitativo. Nonostante le dichiarazioni entusiastiche periodicamente diffuse, ormai è evidente la paralisi della maggioranza di centrodestra che, anziché occuparsi della soluzione dei problemi della città, si è impegnata per mesi in una feroce lotta di potere per accaparrarsi la poltrona di assessore lasciata libera dalla professoressa Maria Termini».

· Enzo Ganci · Editoriali

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