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"Solidarietà al consigliere Lo Biondo, condanniamo il silenzio delle istituzioni pubbliche"

| Enzo Ganci | Politica

 Il Pd stila un documento dopo l'aggressione subita dal consigliere comunale

MONREALE, 28 settembre - Solidarietà a Massimiliano Lo Biondo, condanna per il gesto dell'aggressione, ma anche per la mancata presa di posizione da parte delle istituzioni pubbliche. Sono questi i punti salienti del documento stilato dal Pd, in merito all'aggressione subita dal consigliere comunale qualche giorno fa.

La nota, diffusa dal segretario cittadino, Fabio Ganci, è il frutto di un serrato confronto avvenuto nel corso di un direttivo straordinario, convocato dallo stesso segretario, che aveva come unico punto all'ordine del giorno proprio la discussione riguardante l'aggressione della quale è stato vittima Lo Biondo ad opera di un dipendente comunale. E così, a mente più serena, a distanza di qualche giorno, il partito ha deciso di prendere una posizione ufficiale.

 "L'aggressione subita dal consigliere Lo Biondo - recita la nota stilata dal Pd cittadino - costituisce una vicenda molto grave. Un consigliere aggredito da un dipendente comunale rappresenta il punto più alto di degrado civile e morale raggiunto dalla città. È grave che fino ad oggi sulla vicenda ci sia stata la consegna del massimo silenzio. La vicenda, infatti, è tutt'altro che privata ed ha una dimensione squisitamente pubblica: è stata inferta un'altra ferita profonda alla nostra comunità ed alla città. E tutto ciò non può passare nel dimenticatoio, come se nulla fosse.

È profondamente sbagliato, inaccettabile e diseducativo - dice ancora il documento - che a quattro giorni dalla violenza pubblicamente consumata non ci sia stata alcuna presa di posizione delle istituzioni pubbliche. Il PD ritiene che non si possa, né si debba assecondare quella pessima cultura che sconfina nella debolezza, impotenza e rassegnazione. Le istituzioni non possono mostrare alcun cedimento verso chi si macchia di qualsivoglia forma di violenza. A maggior ragione se vittima ne sono non solo semplici cittadini ma perfino i rappresentanti degli stessi. Ci auguriamo che presto si faccia piena luce su un fatto parecchio increscioso e vengano conseguentemente adottati provvedimenti esemplari e rigorosi.

La libertà e l'incolumità di ogni cittadino - conclude la nota - sono un bene troppo grande per poter essere calpestato così selvaggiamente e restare in silenzio. Contro ogni violenza abbiamo il dovere dell'indignazione, di non piegarci e pretendere ed ottenere giustizia. Sempre!". 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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