Riceviamo e pubblichiamo...
Signor direttore,
credo di non essere l'unico esponente politico ad essere tempestato di telefonate e messaggi da parte di concittadini esasperati per avere ricevuto maxi bollette da Amap per i consumi idrico, oltre a lamentare disagi per i guasti riparati con notevole ritardo oltre per la riduzione dei tempi di erogazione dell'acqua.
Analoghe proteste giungono dai consorzi idrici preoccupati per il pericolo di siccità. Non per fare l'oracolo, ma ero tra i pochi ad avere espresso pubblicamente dissenso verso una decisione presa dall’amministrazione Arcidiacono di cedere le nostre risorse idriche a Amap.
Tutti sanno che Amap è una municipalizzata mangia soldi e con continui problemi gestionali e un organico costoso che si riflette sui consumi. Avevamo anche chiesto chiarimenti, prima di cedere il servizio, sui tempi di riparazione e sui costi per i cittadini. E avevamo anche citicato la decisione di aderire a Amap adottata in fretta e senza uno studio di fattibilità.
Ci hanno risposto in coro che avremmo avuto vantaggi sulle riparazioni e riduzione delle tariffe . E poi, affermazione più grave e falsa, che eravamo obbligati a cedere il servizio idrico a Amap. Circostanza falsa e bugiarda. Solo 53 comuni della Provincia di Palermo su 82 hanno aderito a Amap e gli altri, evidentemente più illuminati e lungimiranti, si sono rifiutati di cedere il servizio a Amap.
Evidentemente queste doti politiche di intelligenza e lungimiranza non sono possedute dai nostri governanti. I quali se vogliono veramente bene si cittadini e non perpetuare ancora su un gravissimo errore, devono immediatamente revocare l’adesione a Amap e restituire alla gestione comunale il servizio idrico.
* Ex sindaco di Monreale