Skip to main content

Rosalba Di Salvo, una donna di dialogo

· Ivana Forzieri * · Cronaca varia

Riceviamo e pubblichiamo...

Rosalba Di Salvo è stata protagonista di una lunga stagione politica a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90. Già vicesindaco, fu assessore (oggi diremmo assessora) in quota PCI negli anni in cui io prestavo servizio alla Solidarietà Sociale.

E non posso che ricordare come una benedizione il fatto di avere avuto quella donna progressista al nostro fianco. Allora le dipendenti comunali, amministrative e assistenti sociali, in servizio alla Solidarietà Sociale, eravamo tutte molto giovani e piene di entusiasmo. Un periodo denso quello della prima legislatura di quegli anni, che avrebbe lasciato segni indelebili nella storia del Paese e definitivi con l’assassinio del giornalista Mauro Rostagno. La signora Di Salvo al nostro fianco ci rafforzava e sosteneva i nostri ideali guidandoci con un grande paziente lavoro di tessitura di donne tra culture disomogenee e persino opposte.

Attenta ai movimenti sociali, in particolare a quel movimento del “Quartiere” di Sarina Ingrassia, Rosalba guardava in direzione politica confrontandosi all’interno e all’esterno e soffrendo il disagio di essere e voler essere ponte, affinché le nuove parole del femminismo entrassero nella mentalità monrealese e producessero un reale cambiamento.
Questo era Rosalba Di Salvo. Una donna di dialogo che non ha mai smesso di cercare una costruzione trasversale tra donne di sinistra.

Ebbene cosa resta oggi del suo lavoro? La verità è che la lotta non è ancora finita. La cultura patriarcale esercita il suo dominio, presentandosi anche sotto nuove forme e trovando sostegni in rappresentanti governativi, anche in gonnella. Cara Rosalba, non è finita.
Si tratta di rimettersi a tessere la tela del “noi” se non si vuole assistere inermi alla mortificazione del 20% nelle giunte comunali, in quegli stessi comuni dove una decina di anni fa noi donne abbiamo ottenuto la doppia preferenza di genere proprio nel nome della “democrazia paritaria” e non di una concessione dall’alto di chi crede di essere il padrone della democrazia e come tale , paternalisticamente, si comporta.

Noi Democratiche siamo altro, ricordiamocelo e ricordiamolo anche ai media quando di tanto in tanto volgono la loro frettolosa attenzione alle questioni della parità di genere: come donne siciliane veniamo da una tradizione di lotte che dentro e fuori le istituzioni hanno impresso il cambiamento nel nostro Paese. Andiamo avanti col “noi”, generose, lucide, fiduciose le une nelle altre , aprendo spazi alle tante che stanno fuori dalla politica ; ragioniamo sulle nostre potenzialità e sui nostri limiti , con orgoglio, perdonandoci se ci imbattiamo in qualche debolezza o pigrizia. Il momento e’ ora. Avanti con coraggio. Grazie Rosalba. Sono certa che sei al nostro fianco. Neanche oggi ti lasceremo sola.

* componente della segreteria del PD di Monreale

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 18 agosto – Lo diciamo senza polemiche preconcette e con la franchezza con cui siamo abituati a parlare. Dare in affitto all’Inps i locali di villa Savoia è una scelta che non condividiamo.

Edizione locale

Rubrica

Rubrica