Per l’amministrazione comunale l’adozione del PUT è ora una priorità
MONREALE, 4 ottobre – Poco meno di un mese fa avevamo trattato della questione relativa alla mancanza a Monreale del piano urbano del traffico (PUT), che dev’essere obbligatoriamente adottato dai comuni con oltre trentamila abitanti.
Per rimediare a un ritardo ormai più che trentennale (doveva essere adottato sin dal 1993), sembra proprio che l’attuale amministrazione comunale si stia effettivamente impegnando nella predisposizione del PUT: l’iniziativa è stata infatti inserita con carattere di priorità nel Documento Unico di Programmazione 2026-2028, che è stato deliberato dalla giunta nei giorni scorsi e che dovrà ora approdare in Consiglio comunale per la definitiva approvazione.
Con riferimento alle problematiche direttamente connesse al traffico automobilistico, il DUP contiene la specificazione degli obiettivi da perseguire, iniziando dalla riorganizzazione della viabilità nel centro storico attraverso piani flessibili e stagionali da definire tenendo conto delle esigenze della cittadinanza e della fruizione turistica.
Una particolare attenzione sarà riservata ai quartieri che sotto l’aspetto viario sono da tempo in forte sofferenza, come la Carrubella e la zona di via Palmiro Togliatti: per queste aree è prevista una programmazione di lungo termine che riguarda anche l’utilizzo dell’ex poligono di tiro, nell’ottica di realizzare un parcheggio di servizio per i residenti.
La visione pianificatoria dell’amministrazione si estende all’intero territorio comunale e comprende, tra l’altro, la riorganizzazione in via sperimentale del traffico sia pedonale che veicolare nei centri abitati delle frazioni di Pioppo e Villaciambra.
È evidente che il rafforzamento del Corpo di Polizia Municipale, in termini sia di risorse umane che di strumenti operativi e formativi, risulterà di fondamentale importanza per dare concreta ed efficace attuazione a tutto ciò che è stato programmato nell’ambito del centro cittadino e delle frazioni.
Dunque, a Monreale il piano urbano del traffico pare finalmente destinato a diventare realtà, anche se è lecito pensare che ci vorrà ancora un po’ di tempo: in casi del genere, è inevitabile che venga in mente l’antico adagio secondo cui “è meglio tardi che mai”.