L’agente ucciso nella strage di Capaci era residente e Pioppo
MONREALE, 14 giugno – Una delegazione di veterani del Reparto Scorte di Palermo si è recata nei giorni scorsi presso il Comune di Monreale per presentare una richiesta formale: intitolare una strada della città a Rocco Dicillo, agente della Polizia di Stato caduto nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.
Tra i presenti, anche l’amministratore del gruppo dei veterani, Mimmo Bessone, insieme agli ex colleghi Benedetto Polizzi, Giuseppe Milio e Giuseppe D’Angelo. L’iniziativa è stata sostenuta dal sindaco di Ficarazzi, Giovanni Giallombardo, e dall’assessore alla Legalità Marilyn Blando, già protagonisti lo scorso anno di un’analoga operazione di memoria civile, culminata nell’intitolazione di tre vie a Claudio Traina (residente a Ficarazzi), Emanuela Loi e Peppino Impastato, vittime della violenza mafiosa.
L’incontro con il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, nato dalla considerazione che Dicillo era residente della frazione di Pioppo, si è svolto in un clima disteso e cordiale. Durante il colloquio, i rappresentanti del Reparto Scorte hanno sottolineato l'importanza di onorare Rocco Dicillo, simbolo del sacrificio delle forze dell’ordine nella lotta alla mafia.
«Intitolare una strada a Rocco – è stato affermato nel corso dell’incontro – significa non solo ricordare un uomo coraggioso, ma trasmettere alle nuove generazioni i valori di giustizia, legalità e dedizione allo Stato».
L’amministrazione comunale di Monreale ha accolto con interesse la proposta, impegnandosi a valutarla con attenzione nel quadro delle procedure previste per le intitolazioni toponomastiche.
Se confermata, l’intitolazione rappresenterebbe un ulteriore tassello nel percorso di memoria e riconoscimento che molte amministrazioni siciliane stanno compiendo verso le vittime della mafia e coloro che hanno sacrificato la propria vita per difendere la legalità.