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Opere finanziate dal PNRR, a Monreale a che punto siamo?

| Cronaca varia

Entro il 2026 i lavori dovranno essere ultimati, collaudati e rendicontati

MONREALE, 8 giugno – Manca ormai un anno e mezzo dalla scadenza finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: e nei giorni scorsi la Commissione europea ha pubblicato un interessante e dettagliato studio che analizza lo stato dell’arte del piano e indica le priorità per il rush finale.

A livello generale, sono stati sinora erogati 315 miliardi di euro, quindi sostanzialmente la metà dei fondi disponibili; la liquidazione delle risorse avviene sulla base dei risultati ottenuti in termini di traguardi e obiettivi, dei quali 2.800 sono già stati raggiunti, ma più di 4.300 devono essere ancora conseguiti. Dai dati dello studio emerge con tutta evidenza la necessità di una decisa accelerazione nei mesi a venire, considerando che l’attuazione del piano europeo prevede scadenze precise e vincolanti: le spese dovranno essere sostenute entro il 31 agosto 2026 e le richieste di pagamento andranno presentate non oltre il successivo 30 settembre.

È inevitabile a questo punto interrogarsi su quale sia la situazione a Monreale per i progetti finanziati dal PNRR: ritardi e contrattempi non mancano, ma non si può certo parlare di un totale flop; è comunque innegabile la presenza di non poche criticità, tenendo conto che tutte le opere dovranno essere ultimate, collaudate e rendicontate entro la fine del prossimo anno.

I lavori di ristrutturazione della scuola materna di Pioppo sono già da mesi in fase di esecuzione e sono in corso anche quelli inerenti alla sistemazione dell’antivilla comunale e di via Roma, piazzetta Vaglica e delle aree adiacenti, che tuttavia procedono a rilento. Sta adesso per partire la realizzazione dell’impianto di risalita per il collegamento fra il parcheggio Torres e il centro storico, mentre continua a tardare l’inizio dei lavori per la ristrutturazione del palazzo municipale e per l’impianto sportivo polivalente in località Ranteria, nonostante le relative gare d’appalto siano state da tempo espletate.

Finanziate nell’ambito del PNRR per 5 milioni di euro, le opere di rigenerazione urbana sono ferme al palo: le progettualità sono state definite, ma gli interventi di riqualificazione del quartiere Pozzillo e dell’edificio sito in piazza Inghilleri, nonché della Via Miceli e zone limitrofe, a tutt’oggi non sono stati appaltati. È già stata invece svolta la procedura per l’affidamento dei lavori per la mensa della scuola “Margherita di Navarra”; di contro, non è stata ancora avviata la realizzazione del centro comunale di raccolta e appare certa la perdita del finanziamento di 1.632.000 euro destinato alla costruzione di un nuovo asilo nido in contrada Cirba.
In estrema sintesi, al momento è questo il quadro della situazione, che rivela luci e ombre. Evitando lo sterile catastrofismo, è lecito e ragionevole nutrire alcune preoccupazioni: per allontanarle non rimane che appigliarsi alle rassicurazioni che auspicabilmente gli amministratori comunali vorranno fornire.

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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