''A Monreale assistiamo al fallimento delle iniziative culturali''

"Sono mancate la programmazione, la comunicazione, la promozione degli eventi"

MONREALE, 17 settembre – “Non condivido assolutamente le posizioni ideologiche del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, ma sono totalmente in sintonia quando afferma che la cultura non è soltanto bellezza, arte e monumenti, ma un irripetibile volano per il turismo con ritorni in termini economici ed occupazionali”.

A dichiararlo è Salvino Caputo, ex sindaco della città, in merito alla polemiche che da piu’ parti sono state sollevate per l'esito delle prime due serate della tanto agognata rassegna cinematografica nelle quali il grande assente è stato il pubblico.

“Il nostro sindaco evidentemente – prosegue Caputo – ha condiviso il pensiero del ministro quando ha affermato che il Festival del Cinema rappresentava una “Ripartenza culturale della Citta’ di Monreale nel palcoscenico culturale internazionale e un momento di ripresa economica per i nostri operatori”. Peccato che più che una dichiarazione di intenti si sia trasformata in un epitaffio e più che in un palcoscenico siamo finiti nello scantinato di un infimo teatro.
Infatti – aggiunge l'ex sindaco – non soltanto si e’ registrata la totale assenza di pubblico in piazza Guglielmo, ma anche la presentazione del giorno precedente all’interno del nuovo hotel di Aquino ha registrato l'assenza di pubblico, ad eccezione di sei-sette persone presenti. E’ evidente che nella gestione dei flussi culturali qualcosa nell'amministrazione deve essersi inceppata. L’estate monrealese e’ risultata un vero e proprio fallimento e mentre a Monreale si cancellavano spettacoli di piazza per motivazioni legate alla pandemia, stranamente in comuni delle province di Trapani e Palermo venivano regolarmente tenuti spettacoli di piazza con grande successo.

Anche la rassegna dei “Tesori”, certamente una iniziativa di pregio ha registrato una ridottissima presenza di pubblico, a differenza di centri come Bagheria e Termini Imerese, che a detta del Giornale di Sicilia hanno registrato presenze superiori al migliaio. E’ evidente che il clamoroso flop delle due rassegne cinematografiche, invece di essere comodamente e colpevolmente archiviato come un incidente di percorso, deve costituire per l’amministrazione tutta un severo momento di riflessione, oltre che di individuazione di responsabilità e di responsabili.

E’ mancata la programmazione – evidenzia Salvino Caputo – la comunicazione, la promozione degli eventi e il coinvolgimento di tutte quelle realtà culturali legate al turismo e alla cultura cinematografica. Un evento, anche il piu’ rilevante, se non è accompagnato da una sapiente e intelligente promozione rischia il fallimento. I piu’ anziani ricorderanno che la rassegna internazionale di Musica Sacra venne presentata in 4 capitali europee (Londra, Parigi, Madrid e Berlino) e i risultati furono straordinari. Grazie al lavoro sinergico di uffici comunali, responsabili politici e ad una seria e competente programmazione. Non ci possiamo permettere – conclude Caputo – in un momento di post pandemia e di voglia di cultura e ritorni economici, fallimenti come quelli dei due giorni scorsi. Evidentemente questa variopinta amministrazione non possiede quel bagaglio organizzativo, di esperienza e di coordinamento tali da assicurare il successo di eventi culturali, anche se di non rilevante eccezionalità come quello della rassegna cinematografica. Credo che in amministrazioni che operino con rigore questi fallimenti impongono le dimissioni del responsabile politico con delega alla cultura”.