Monreale fuori dalla mappa di rischio idrogeologico: nessun finanziamento in arrivo

Occupiamoci di Monreale: “Mancano i progetti esecutivi”

MONREALE, 7 dicembre – Monreale fuori dai finanziamenti per fare fronte alle frane e alle alluvioni, nonostante il suo territorio non sia affatto immune da rischi di tipo idrogeologico, nonostante siano diversi i punti critici. Il problema lo solleva il movimento civico “Occupiamoci di Monreale.

I soldi ci sono ma mancano i progetti esecutivi - afferma Benedetto Madonia, portavoce del Movimento - In Sicilia è stata tracciata una mappa del “rischio idrogeologico”, vera e propria emergenza che ha assunto le forme della tragedia negli ultimi giorni in alcune zone del territorio siciliano. La commissione ambiente dell’Ars infatti ha affrontato tale emergenza pochi giorni fa.

Ci sono 650 milioni di euro, di cui i fondi del Patto per il Sud, pari a 591 milioni, e i fondi Poc (programma operativo complementare), pari a circa 40 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico, sei milioni di fondi Pac (patto di azione e coesione) per ripristinare i letti dei fiumi e dei torrenti e, infine, 16 milioni di risorse stanziate dal Cipe, comitato interministeriale per la programmazione economica, e altri 6 dal ministero dell’Ambiente per finanziare la realizzazione della programmazione esecutiva.
Di recente 44 milioni milioni per nuovi interventi che hanno interessato sette province. Interventi urgenti e prioritari per la salvaguardia della vita umana e per la sicurezza delle infrastrutture, del patrimonio ambientale e culturale. In alcuni casi sono nuove opere, in altri manutenzioni ordinarie e straordinarie. In provincia di Palermo - continua ancora Madonia - troviamo Casteldaccia, il Comune di Capaci, Misilmeri, Collesano, Cefalù, Castronovo di Sicilia, Marineo, Lercara Friddi e San Giuseppe Jato, ma non c'è Monreale”.