‘Combattere la corruzione e la mafia con la cultura’, se ne è parlato ieri a palazzo arcivescovile

Partecipato il convegno che ha registrato la presenza di tante personalità

MONREALE, 23 giugno – Si è svolto ieri pomeriggio nel salone del palazzo arcivescovile il convegno “Combattere la corruzione e la mafia con la cultura”. I lavori sono stati moderati dal giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro alla presenza dell’arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi, del procuratore nazionale Antimafia Giuseppe Pignatone, del presidente dell’ordine degli avvocati Francesco Greco.

Il dibattito è iniziato con la presentazione della lettera dei vescovi di Sicilia e il messaggio che Papa Giovanni Paolo II nel maggio del ‘93 durante una sua visita in Sicilia inviò ai mafiosi invitandoli a convertirsi. Contestualmente é stato anche presentato un filmato di Papa Francesco nel quale invita tutti a combattere la corruzione.
É stata affrontata la tematica dei rapporti che sussistono tra mafia e corruzione e un invito della chiesa alla conversione. Tra le autorità presenti il commissario dello Stato Claudio Sammartino, il sindaco di Monreale Piero Capizzi, il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il questore di Palermo Renato Cortese, l’assessore regionale ai Rifiuti, Alberto Pierobon, il comandante della Legione carabinieri Sicilia, generale di brigata dei Riccardo Galletta, il comandante del Gruppo Monreale, tenente colonnello dei carabinieri Luigi De Simone, l’assessore Giuseppe Cangemi e numerose personalità. Nel corso della serata è stato presentato il libro del filosofo Vittorio Alberti “Pane Sporco”.
“Negli anni passati – ha dichiarato l’arcivescovo Pennisi – ci sono stati vari interventi volti a combattere la mafia” e ne ha ricordato alcuni e soprattutto quello di Papa Paolo II che ha usato le parole del Vangelo. “La mafia è incompatibile con i valori del Vangelo e la Chiesa ha il dovere di vigilare”.