“Il sistema di videosorveglianza ad Altofonte sarà attuato”

L’assessore Castellese replica alle sollecitazioni dell’opposizione

ALTOFONTE, 3 giugno – L’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Castellese non ci sta: “Nessuno si vuol nascondere, nessuno vuole dimenticare la vicenda della videosorveglianza. Il progetto, se necessario, sarà ripresentato con la nuova programmazione Pon Sicurezza”.

Arriva, pertanto, la replica dell’amministrazione comunale alle critiche che erano state mosse dal consigliere comunale, Angelina De Luca, che lamentava la mancata entrata in funzione delle telecamere per le vie cittadine e favorire, quindi, la tranquillità del vivere civile.
Non senza polemica Castellese spiega, nel dettaglio, tutti i passaggi burocratici che hanno caratterizzato l’iter della vicenda videosorveglianza, non risparmiando frecciate all’opposizione.

“Nessuna risposta evasiva da parte dell’amministrazione comunale alle interrogazioni dell’opposizione – afferma il vicesindaco –Il progetto riguardante l’implementazione di un sistema di videosorveglianza nel territorio comunale è ancora valido.

“L’amministrazione comunale aveva già risposto ad una interrogazione dell’opposizione, datata 24 ottobre 2014, ricostruendo i vari passaggi amministrativi che ripetiamo perché immutati e che sono i seguenti.
Dopo la Delibera di giunta numero 11 del 5 maggio 2012 il ministero dell’Interno, il 19 giugno successivo ammetteva a finanziamento il progetto denominato “Fornitura e collocazione di un sistema di videosorveglianza a tutela delle aree urbane e controllo del territorio del comune di Altofonte”, per un importo di 350.000 euro. Responsabile Unico del Procedimento per l’intervento era stato già nominato il Commissario Capo Giovanni Recupero Bruno, Comandante della Polizia Municipale. Il 12 luglio, quindi, il sindaco comunicava al ministero l’accettazione del finanziamento. L’intervento, per implicazioni legate all’iter progettuale ed attuativo, veniva quindi trasferito ad un nuovo responsabile l’architetto Salvatore Butera. Quindi, l’1 luglio 2013, l’architetto Enzo Campisi veniva nominato RUP per l’attuazione dell’intervento.

A quel punto, era il 24 settembre 2013, il ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza comunicava l’avvio del procedimento di de-finanziamento, con questa motivazione: “All’esito dell’attività di monitoraggio sullo stato di attuazione della Programmazione 2007-2013 è emerso che codesto beneficiario non ha, a tutto oggi, avviato alcun procedimento, né comunicato la sussistenza di cause ostative all’attuazione …” e invitava il Comune “a presentare le proprie deduzioni entro e non oltre 10 giorni dalla ricezione della presente …”
Il RUP Enzo Campisi presentava delle contro-deduzioni, evidenziando i motivi del ritardo, chiedendo al contempo di mantenere l’assegnazione del finanziamento, in quanto necessario per la tutela delle aree urbane e delle attrezzature, e impegnandosi nella rapida attuazione dell’intervento stesso.
Il procedimento di de-finanziamento, pertanto, non ha avuto seguito e, in data odierna, non è stata inviata al Comune alcuna nota di risposta da parte del Ministero né in merito alla definizione del procedimento avviato, né in merito al via libera per proseguire nell’attuazione dell’intervento. L’Amministrazione ha più volte sollecitato una risposta alla nota di controdeduzione al fine di rendere fattibile l’attuazione dell’intervento”.

“In tutti i passaggi nei quali l’Amministrazione comunale doveva esprimersi ciò è stato fatto con solerzia; se ci sono stati ritardi questi non possono essere addebitati certamente ad essa o ad una sua volontà di non attuare il progetto. Siamo pronti a ripresentare il progetto, se necessario, in maniera da poter implementare il sistema di videosorveglianza che, voglio ricordare agli interroganti, in diverse attrezzature e spazi pubblici del territorio è comunque già presente ed operante. Quindi non è onesto, dal punto di vista politico ed intellettuale, addebitare all’amministrazione comunale, come fa spesso l’opposizione, l’“insicurezza nella popolazione a causa dei furti nelle abitazioni e di auto che si registrano nel territorio”.

“Ricordo che, quando si cominciò a parlare di videosorveglianza del territorio, la stessa opposizione ci criticava, dicendo che volevamo controllare i cittadini in tutto quello che facevano. Un consiglio vorrei darlo: a forza di cavalcare tutto si rischia di non arrivare da nessuna parte”.