Campagna “bellezza@governo.it”: quattro segnalazioni dall’amministrazione comunale di Altofonte

Per il progetto il governo Renzi stanzia 150 milioni su scala nazionale

ALTOFONTE, 2 giugno – Sono quattro i luoghi culturali di Altofonte segnalati al Governo per il recupero, nell’ambito della campagna “bellezza@governo.it” che mette a disposizione, per tutto il territorio nazionale, 150 milioni di euro di risorse pubbliche.

“Un’occasione, quella lanciata dal Governo, che l’amministrazione comunale ha colto senza indugio, poiché risponde alle finalità e agli obiettivi che stiamo portando avanti da anni”. Così l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Altofonte, Giuseppe Castellese.
L’amministrazione comunale di Altofonte ha segnalato il Palazzo di Ruggero II al Parco, il Collegio di Maria, la Villa Alimena-Caruso in contrada Orestano e il recupero dell’ex Mattatoio per farne un Centro per l’aggregazione giovanile e l’associazionismo.

“Il Palazzo di Ruggero II al Parco è un luogo importante per l’identità della nostra comunità; faceva parte dei sollazzi normanni. Successivamente, nel 1305, l’edificio fu trasformato nell’Abbazia Cistercense di Santa Maria d’Altofonte ed è diventato il nucleo fondante del centro antico di Parco. Solo un attento restauro potrà riportare alla luce le stratificazioni storiche e restituirlo alla comunità. In tal modo l’edificio, recuperando una funzione pubblica di museo del territorio, potrà ritornare ad essere un centro vivo della comunità, ridando forza alla sua identità storica e culturale. Il Comune ha predisposto un progetto di restauro in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Monreale che è proprietaria di una parte dell'immobile. Il progetto era già stato inserito nel Piano Integrato di Sviluppo Territoriale.”

“L’ex Collegio di Maria ad Altofonte è un edificio settecentesco. Restaurando l’immobile storico e dando allo stesso una funzione pubblica di centro culturale si potrà riqualificare una parte importante del tessuto urbano, facendolo rivivere attraverso attività che coinvolgano la comunità, i giovani e l’associazionismo locale. Il Comune, che è proprietario dell'immobile, ha predisposto un progetto di restauro e riuso, che oltre ad essere inserito nel Piano Integrato di Sviluppo Territoriale è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento con i fondi statali dell’8 per mille”.

“La Villa Alimena-Caruso, in contrada Orestano, è un luogo importante dal punto di vista storico, paesaggistico e ambientale, per la sua connessione con il territorio della valle del fiume Oreto. Si prevede il restauro ed il riuso dell’edificio, dandogli una funzione pubblica di Centro visitatori del futuro Parco dell’Oreto, recuperando in tal modo un immobile storico che fa parte dell’identità culturale del territorio. Il Comune ha predisposto un progetto preliminare di restauro dell’immobile che era già stato inserito nel Piano Integrato di Sviluppo Territoriale.”
“Il recupero dell'ex mattatoio comunale ed il suo riuso come Centro polivalente per l'aggregazione giovanile e l'associazionismo, potrà far rivivere un’area, attualmente marginale. Il Comune, che è proprietario dell’immobile, ha predisposto un progetto di ristrutturazione e riuso, inserito anch’esso nel Piano Integrato di Sviluppo Territoriale e inviato, nel corso della programmazione passata, per essere finanziato con i fondi del PON Sicurezza.”


“Siamo impegnati costantemente per cogliere tutte le opportunità che si presentano e portare avanti il nostro Progetto di sviluppo del territorio” aggiunge l’assessore Giuseppe Castellese. “La nostra azione si sviluppa a 360 gradi: dalle opportunità come quelle della campagna “bellezza@governo” ai progetti per ristrutturare e completare gli edifici scolastici, dai bandi per l’impiantistica sportiva e per gli insediamenti produttivi alle opportunità che si presenteranno in tutti i settori con la nuova programmazione dei fondi europei, che sta partendo” – continua l’assessore Castellese – “È uno sforzo immane per un Comune che ha una struttura amministrativa sottodimensionata e che sta attraversando, come tutti gli enti locali, una fase difficile. Basti pensare alla drastica riduzione dei trasferimenti Statali e Regionali che per il nostro Comune sono passati da 3.012.520,54 euro del 2011 a 843.561,74 euro del 2015; meno di un terzo.
Più di 2 milioni di euro all’anno in meno che hanno avuto certamente una ricaduta negativa sul mantenimento della qualità di alcuni servizi come le manutenzioni.

E a questo si aggiunga che i vincoli del Patto di stabilità impediscono di utilizzare anche somme che l’ente ha come avanzo di amministrazione degli esercizi passati. Di questo, che è sotto gli occhi di tutti, fanno finta di non accorgersene soltanto alcuni consiglieri dell’opposizione che continuano a parlare di assenza dell’Amministrazione, salvo poi assentarsi loro stessi, in maniera sistematica, quando devono assumersi le loro responsabilità”.
“Comunque, noi continuiamo a portare avanti il nostro progetto per Altofonte – conclude l’assessore Castellese – che oltre ad essere architettonico ed urbanistico, è anche un progetto culturale. Le proposte progettuali presentate, hanno l’obiettivo di restituire alla comunità luoghi che hanno perso la loro funzione originaria ma che possono rinascere a nuova vita offrendo servizi culturali, con ricadute anche in ambito sociale ed economico. Esse hanno, inoltre, una forte valenza identitaria per la comunità altofontina”.