L'arcivescovo di Monreale incontra gli anziani dell'Asca

I soci hanno illustrato al presule le loro iniziative

MONREALE, 17 aprile – L'associazione ASCA (Associazione Socio Culturale Anziani) incontra l'arcivescovo, monsignor Michele Pennisi al palazzo arcivescovile. Un piacevole pomeriggio, per i presenti, all'insegna non solo della fede, ma anche dell'arte.

Pietro Maodonia, presidente dell'associazione, ha presentato all'arcivescovo il suo gruppo, circa 40 persone, spiegando le attività svolte dall'ASCA, che ha circa 200 iscritti e che è stata fondata dal cavaliere Lorenzo Bertolino, anch'egli presente all'incontro, nel 1992.
"Il nostro punto di forza – ha detto Madonia – è l'attività culturale che svolgiamo nei nostri locali grazie anche alla collaborazione di due insegnanti, Stefano Gorgone e Maria Cimino Drago".

Ballo, ginnastica, incontri periodici con medici specialisti, ma soprattutto la socializzazione è l'elemento cardine di questo bel gruppo di anziani che, età anagrafica a parte, è giovane nello spirito, vuole divertirsi e stare insieme.
"Sono contento di potervi incontrare – ha affermato l'arcivescovo – in occasione della Pasqua e colgo quindi l'oaccasione per augurare ad ognuno di voi di vivere in pace con voi stessi, con gli altri, con Dio e con la natura. È molto importante che facciate aggregazione, e come dice San Paolo gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre".

La spiegazione degli affreschi della sala in cui ha accolto gli ospiti è stato un piacevole intermezzo, nei dipinti è spiegata la storia del Duomo, dalla sua nascita fino alla morte di re Guglielmo II. La terrazza ed il suo uffico, con le foto di Papa Francesco con Monsignor Pennisi e Giovanni Paolo II che bacia la mamma dell'arcivescovo, ha poi concluso la visita.

Ma l'arcivescovo non smette di sorprendere perchè, nel salutare gli anziani dell'ASCA, si è trovato di fronte una coppia di turisti con il figlio che chiedevano di visitare il Museo Diocesano, chiuso il pomeriggio, ma lui ha ovviato alla cosa, facendo da Cicerone nel palazzo arcivescovile.