Arrivano i Re Magi, si conclude il presepe vivente dell’associazione Te.M.A.

Ottima, come sempre, la qualità, ma la scelta della location si è rivelata infelice. LE FOTO

MONREALE, 6 gennaio – Con una partecipata rappresentazione dell’arrivo dei Magi si è concluso oggi pomeriggio il presepe vivente organizzato dall’associazione teatrale TE.M.A. Un evento giunto alla quarta edizione, che costituisce ormai un appuntamento fisso delle festività monrealesi.

La manifestazione si è tenuta a Villa Savoia, scelta che, purtroppo, si è rivelata infelice tanto per la logistica, quanto perché, dopo tre anni di in cui l’evento era stato realizzato al complesso Guglielmo, la gente ha fatto fatica a modificare quella che era una (piacevole) abitudine. Ed il calo di visitatori, negli anni passati quantificabili in termini di migliaia, è stato purtroppo evidente e sotto gli occhi di tutti.
Peccato, perché il grande impegno e la buona qualità dei figuranti (25 circa) dell’associazione Te.M.A., uniti ad un’esperienza ormai collaudata, meritavano maggiore considerazione ed una sede più consona.

Sarà – speriamo – per l’anno prossimo, anche perché Villa Savoia è principalmente un ufficio, le cui attività interferiscono, irrimediabilmente, con le esigenze sceniche del presepe.
Tornando alla rappresentazione di oggi, alla quale ha assistito pure il sindaco Piero Capizzi, va detto che si è svolta in un clima di raccoglimento, nonostante la buona presenza di pubblico, nonostante si stesse un po’ stipati per le difficoltà logistiche precedentemente sottolineate.
Gaspare, Baldassare e Melchiorre, i Re Magi portando, così come vuole la tradizione, oro, incenso e mirra, sono arrivati idealmente dall’Oriente fino a Betlemme, per adorare il nato.

In agrodolce il bilancio di Salvo Giaconia, presidente dell’associazione Te.M.A. e direttore artistico della manifestazione. “Ringraziamo l’amministrazione comunale – ha detto a conclusione della manifestazione a Monreale News – per averci dato ancora una volta la possibilità di esprimerci. Purtroppo, però ,abbiamo pagato dazio in termini di visite perché la gente si era abituata alla sede del complesso Guglielmo e probabilmente si è trovata spiazzata. Il mio ringraziamento va soprattutto a tutti i ragazzi dell’associazione, senza il cui aiuto non sarebbe stato possibile ottenere dei buoni risultati.

Un ringraziamento pure agli organizzatori di Ciambr’art con cui si è creata una sinergia e con cui, chissà, in futuro si potrebbe pensare ad un presepe vivente nel quartiere della Ciambra, che si presta a iniziative come questa, ma mai per un presepe “antropologico” come quelli che vengono messi in scena in diversi centri, ma sempre con costumi consoni all’epoca storica in cui avviene la Natività. Programmi per il futuro? Mi piacerebbe rappresentare la Passione di Nostro Signore nella settimana Santa, ma di questo parleremo più avanti”.