“AlimentiAmo la vita”, un laboratorio virtuoso dove mondo scientifico istituzioni e aziende “costruiscono salute”

Si è concluso l’importante appuntamento di Poggio San Francesco. LE FOTO

MONREALE, 5 ottobre – “L’accesso al cibo necessario è un diritto di tutti” partendo da questa affermazione di Papa Francesco, monsignor Michele Pennisi ha aperto i lavori di “AlimentiAMO la vita” II edizione, organizzata dall’Associazione Mons Realis e da IDIMED (Istituto Dieta Mediterranea) con il prestigioso supporto dell’Ordine dei Medici di Palermo.

La manifestazione si è svolta sabato e domenica presso il Centro Maria Immacolata di Poggio San Francesco a Monreale, un luogo dove aria salubre e buon cibo hanno “alimentato” il corpo e lo spirito di un folto gruppo di visitatori e convegnisti.

Attraverso i contenuti di illustri relatori quali Rosario Schicchi, del dipartimento di scienze botaniche dell’Università di Palermo che ha affascinato i presenti presentando il suo studio sulle innumerevoli proprietà benefiche di verdure spontanee, degli oncologi Giuseppe Carruba, Biagio Agostara e Oriella Venezia che hanno parlato del collegamento fra cattiva alimentazione e sviluppo delle patologie tumorali, di Giuseppe Di Sclafani, Giuseppe Russo e di Pietro Columba che hanno relazionato su sui grani antichi, alimentazione e identità sociale, di Rosario Gugliotta che si è occupato del mercato slow food e della “carta del pane”, di Francesco La Rosa che ha affrontato le turbe del comportamento alimentare collegandole alla mitologia e ai risvolti del “complesso sentire al femminile”, di Anna Geraci con le piante galattogene, di Ilde Campisi e Pietro Pupillo che ci hanno presentato i menù della dieta mediterranea realizzati rispettando stagionalità e prodotti locali, di Salvatore Petta che ha trattato di alimentazione e malattie epatiche e di Graziano Barbanti che ha descritto le proprietà organolettiche dei 33 alimenti ortofrutticoli mediterranei.

La platea presente all’evento convegnistico è stata poi allietata dalle splendide voci del Sympathy Group costituito dai soprani Antonella Urso, Giusi Arini e dal pianista Giovanni Zappulla che si sono esibiti in brani classici della canzone italiana e napoletana dei primi del Novecento. I visitatori dell’eremo hanno poi avuto la possibilità di fruire della “Fiera della Salute”, una esposizione di prodotti enogastronomici di notevole pregio, che si è protratta, anche ieri dove hanno potuto conoscere, assaggiare e acquistare direttamente dai produttori, le cui aziende rappresentano la nostra vera identità fatta di operosità, di impresa e di un fortissimo legame con il territorio.

L’evento nato per promuovere lo stile di vita tipico della Dieta Mediterranea ha voluto coinvolgere le autorità civili e religiose per valorizzare le eccellenze monumentali ed enogastronomiche del territorio, ma soprattutto “veicolare il messaggio che salute, cultura e buona alimentazione sono parte integrante di un unico stile di vita, dove prevenzione e consumo consapevole fanno da colonne portanti” – ha dichiarato Bartolo Fazio, consigliere delegato Idimed.

“Avere a cuore i propri pazienti – ha dichiarato Salvatore Amato, presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo – vuol dire curare il loro corpo e la loro anima”.
“Il circuito arabo-normanno, che comprende i tre comuni di Palermo, Monreale e Cefalù può essere integrato, attraverso strategie adeguate, con percorsi formativi che inglobino produzione e consumo nel rispetto delle nostre origini e delle ricette della tradizione” ha dichiarato Aurelio Angelini, presente all’evento, in rappresentanza dell’Unesco.

“Promuovere salute facendo dialogare il mondo scientifico e quello imprenditoriale – ha dichiarato Angelo Granà, presidente dell’Associazione Mons Realis – vuol dire costruire sviluppo sostenibile”.
“Siamo disponibili a sostenere, anche in futuro, iniziative come questa – ha dichiarato Piero Capizzi, sindaco di Monreale – per valorizzare le energie positive della nostra città, frutto di associazionismo e buone pratiche, indirizzandole e soprattutto finalizzandole alla promozione del nostro territorio”.

“I prodotti a km zero sono certamente una risorsa per i Comuni del circuito arabo-normanno del quale la città di Palermo si pregia di fare da capofila – ha dichiarato Il prof. Francesco Raimondi, assessore della Giunta Orlando – perché possono fornirci materie prime di pregio facendo cultura del cibo in un territorio dove la biodiversità è un patrimonio universale inestimabile”.

La giornata di domenica è poi stata l’occasione per realizzare laboratori di approfondimento con la partecipazione di Francesca Cerami, direttore di Idimed, che ha descritto i principi fondamentali della Dieta Mediterranea adattandoli alle abitudini alimentari quotidiane di tutti noi e soprattutto ai metodi di cottura dei cibi e di Maurizio Artusi ed Enza Scala che hanno realizzato un interessante seminario sul biscotto di Monreale deliziando il palato, la vista e l’olfatto dei presenti che hanno assistito alla realizzazione del rinomato dolce della cittadina normanna inventato dalle suore benedettine del monastero di San Castrense di Monreale.