Un centro d'ascolto contro la violenza di genere, nove professioniste pronte all'impegno

Oggi al Circolo Italia la consegna degli attestati di partecipazione al corso preliminare. LE FOTO

MONREALE, 12 NOVEMBRE – L'obiettivo è quello di dare un valido contributo alla tutela dei diritti delle donne, ma soprattutto quello di dare loro degli strumenti idonei a difendersi da quella che si definisce la violenza di genere.

E' questo ciò che si pongono di fronte nove professioniste che operano nel settore legale e sociale che tra pochi giorni daranno vita ad un centro di ascolto. Un appuntamento importante in vista della data del 25 novembre, giornata mondiale contro il femminicidio.

Le donne in questione sono: Anna La Corte, Rosaria Messina, Claudia La Sala, Maria Pupella, Angela Ganci, Valentina Alotta, Francesca Gullo, Liliana Grispino e Fortunata Farinella, che stasera, al circolo di cultura Italia, alla presenza del sindaco Piero Capizzi e dell'assessore ai Servizi Sociali hanno ricevuto l'attestato di partecipazione al corso "sulla violenza di genere", che hanno frequentato con profitto negli scorsi mesi estivi.

Il centro aprirà grazie all'impegno dell'associazione Donnattiva, che ha avviato l'iniziativa e opererà grazie ad una sinergia con la Caritas diocesana, che metterà a disposizione i locali.
Donnattiva nello scorso mese di ottobre ha siglato un protocollo d'intesa con l'associazione Onlus "Millecolori", che a Palermo ha già avviato le attività del centro di prevenzione e di ascolto "Lia Pipitone", che si occupa di problematiche analoghe.

"Spero - ha detto Ina Modica, presidente dell'associazione Donnattiva - che il centro apra entro il 25 novembre, giornata mondiale contro il femminicidio. E' soltanto un centro d'ascolto, ma è un passo importantissimo".
"Importante è iniziare e credere in un progetto - ha detto dal canto suo il sindaco, Piero Capizzi - e conoscendo la tenacia e la caparbietà delle donne questo è un valore aggiunto. Avviare un centro d'ascolto a Monreale significa fare prevenzione in un ambiente confidenziale, che è non come la caserma dei carabinieri o della Polizia. La violenza non è solo fisica e può essere svolta come vessazione che è un fenomeno ricorrente quando non c'è scolarizzazione e vige l'omertà per la vergogna. La mia amministrazione - ha detto in conclusione - promuove l'associazionismo a 360°. Sono convinto che in poco tempo questo centro otterrà grandi risultati".
"Ho condiviso, sin dal mio insediamento questo progetto - ha aggiunto l'assessore ai Servizi Sociali, Giuseppe Cangemi - Ho fatto i complimenti alle protagoniste per l'impegno. Il centro sarà utile per le problematiche sociali. Il mio assessorato metterà a disposizione la collaborazione delle assistenti sociali".