Benedetto Messina, un uomo fuori dal tempo, ma che arriva fino a noi

Un profilo dell'artista tracciato stamattina su iniziativa dell'associazione culturale "Mons Realis" LE FOTO

MONREALE, 17 ottobre - "Un Uomo fuori dal tempo che apparteneva al passato, ma che, ancora oggi, arriva a noi e alle nostre anime, con strumenti e "tecniche moderne".

Questa la definizione data da Franco Nocera, artista, docente titolare della cattedra di Pittura dell'Accademia delle Belle Arti di Palermo, ma soprattutto allievo di Benedetto Messina, intervenuto stamattina all'incontro con le scuole, organizzato dall'Associazione Mons Realis , in ricordo del Maestro, presso i locali del Complesso Monumentale San Gaetano a Monreale.
L'iniziativa, alla quale hanno preso parte, la scuola media Antonio Veneziano, il liceo artistico, Mario D'Aleo, fondata dallo stesso Maestro, la scuola Guglielmo e il liceo classico Emanuele Basile, ha visto, fra gli altri, la partecipazione del professor Gino Campanella, che ha conosciuto profondamente Benedetto. Messina e la sua famiglia d'origine raccontando, al giovanissimo pubblico, aneddoti legati al lato umano dell'artista, il quale con il suo "sguardo austero e la sua postura imponente quasi biblica, che meritava rispetto e venerazione, sapeva rompere qualunque atmosfera dolorosa con le sue battute, sempre puntuali e piacevolmente ironiche dettate dal suo profondo sapere".

La sua funzione di educatore è stata poi ricordata dal professor Giampaolo Castiglione il quale ha dichiarato, rammaricandosi di non averlo conosciuto personalmente, che "gli studenti devono studiare il maestro e le sue tecniche con l'obiettivo di superarlo con la propria originalità e il Maestro Benedetto Messina ci sa dare tutto questo attraverso le sue opere, le quali contengono già tutti gli elementi per farci crescere realizzando pienamente questo percorso".

Successivamente è intervenuta la professoressa Rosaria Bonanno, docente al liceo classico Emanuele Basile, che usando il metodo socratico della "maieutica" è riuscita a trasformare i ragazzi presenti in critici d'arte in erba. I ragazzi infatti sono stati chiamati a commentare le opere in esposizione, esprimendo le loro sensazioni anche alla luce delle conoscenze di storia dell'arte acquisite durante il percorso scolastico e hanno mostrato notevole interesse e sensibilità artistica.

Il presidente, dell'Associazione Mons Realis, Angelo Granà, ha poi concluso i lavori, leggendo un intenso messaggio fatto pervenire dalla figlia dell'artista, impossibilitata a partecipare all'evento e dichiarando che "la realizzazione naturale di tutti tipi di arte è suscitare emozioni e possiamo dire, senza rischiare di essere smentiti, che il Maestro Messina abbia centrato appieno l'obiettivo ancora una volta anche stamattina con i nostri ragazzi," costringendoci", attraverso le sue opere, ad esprimere la parte migliore di ciascuno di noi".